Fondi per il Laceno, Camera di Commercio all’attacco: «Irpinia figlia di un Dio Minore per il silenzio dei Consiglieri Regionali e del Sindaco»

Flavio Coppola (Orticalab.it)

La Regione si rimangia le promesse sui finanziamenti. Il sindaco resta silente e i consiglieri supini. Insorge La Stella: «Ciò che accade – commenta – è folle e dimostra un totale distacco tra il mondo politico e la realtà territoriale irpina. C’è ancora un totale scollamento tra le potenzialità che il territorio esprime e gli investimenti pubblici e privati. Turismo, posti di lavoro: così – tuona La Stella – si manda tutto a farsi benedire e vuol dire che qualcosa non funziona. Buttiamo a mare per chissà quanti anni tutto il progetto»


Un silenzio assordante. E clamoroso. In un contesto surreale, la Regione si è rimangiata, nel giro di soli 3 mesi, l’impegno assunto sul finanziamento del progetto per le nuove seggiovie del Laceno. Era infatti l’11 maggio quando il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola, a Montella, annunciava i 13 milioni per finanziare il progetto del Comune. Nuove seggiovie entro 24 mesi e intesa con il sindaco Maria Teresa Di Capua, in tripudio. Solo pochi giorni fa, lo stesso Bonavitacola ha invece chiarito che quei fondi andranno reperiti sulla prossima programmazione europea, 2021-2027.

Una giravolta, quella del numero due di Palazzo Santa Lucia, tanto clamorosa quanto inaspettata. Ma che, ancor più paradossalmente, ha fatto registrare un silenzio imbarazzante da parte di tutti i consiglieri regionali irpini e del sindaco Maria Teresa Di Capua. Come se non fosse successo nulla. Invece accade che, ormai dal 2017, quando l’amministrazione Nigro decise di rompere i rapporti con il gestore Giannoni, l’unico stabilimento sciistico del Sud al netto di quello di Roccaraso, sia clamorosamente bloccato. E resterà in uno stato di patetico abbandono ancora a tempo indeterminato.

In questo contesto allucinante, il presidente della Camera di Commercio di Avellino, Oreste La Stella, è l’unico rappresentante istituzionale irpino a far sentire la sua voce. E non usa di certo giri di parole: «Ciò che accade – commenta – è folle e dimostra un totale distacco tra il mondo politico e la realtà territoriale irpina. Sostanzialmente, abbiamo fatto tanto negli anni per cambiare questo atteggiamento, essere responsabili e badare allo sviluppo della nostra provincia, e invece c’è ancora un totale scollamento tra le potenzialità che il territorio esprime e gli investimenti pubblici e privati. Turismo, posti di lavoro: così – tuona La Stella – si manda tutto a farsi benedire e vuol dire che qualcosa non funziona. Buttiamo a mare per chissà quanti anni il fiore all’occhiello del nostro turismo».

Consiglieri regionali supini alle scelte della giunta, anche il sindaco risulta non pervenuto. La Stella continua: «Non c’è stata alcuna gestione della vicenda, e le colpe sono di tutti. Per l’incapacità di affrontare le questioni e saperci far valere a livello regionale, una delle poche carte da giocare a livello turistico di questa terra resterà al palo. Così – sbotta – non dico che il Laceno muoia, ma certamente resterà in agonia».

Molti gli interessi in gioco. Diversi imprenditori, sotto l’egida di Confindustria e non solo, avevano presentato progetti per il rilancio delle seggiovie. Ma La Stella denuncia un atteggiamento, sul punto, «insopportabile» da parte degli attori locali». Ai confronti territoriali a cui ho partecipato, sembrava che gli imprenditori fossero visti come nemici del territorio. Invece erano gli unici che avevano le idee chiare . Insomma, anziché pensare ad attirare il finanziamenti, che infatti è saltato, già si discuteva di gestione. Come se desse fastidio a qualcuno che se ne parlasse».

Flavio Coppola  (Ortcalab.it)

fonte Orticalab.it
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