Gesualdo, Gesù guardati!

Se passi per Gesualdo e non subisci

Una grave rapina,

Necessità che non ti stupisca.

Se derubato

Non ti sei trovato,

è successo  perché dormiva il padre

Con tutti i figli. E non era sveglia

Neanche al madre.

Quando andava predicando nei nostri paesi, un giorno Gesù arrivò a Villamaina. Fece per un po’ di tempo sosta con i suoi discepoli sotto l’olmo che si erge al centro della piazza. E lì tenne un discorso alla folla di cittadini che lo ascoltavano attentamente. Terminata la predicazione, levò gli occhi in alto e vide, pco distante da lì un paese situato sulla costa di una collina: pareva che si tenesse sul pendio legato con le funi. Gesù chiese informazioni a quelli di Villamaina.

“Qual è il nome di quel paese? è gente tranquilla?

Ma non trovò nessuno tra quelli di Villamaina che volesse rilevare il nome del paese e che razza di gente vi si trovasse.

“Ma come – esclamò Gesù –  è mai possibile che nessuno sappia come si chiama un paese così vicino a voi?

Forse quel paese ancora non ha un nome osservò Pietro.

 “Tu è meglio che stai zitto! – lo rimproverò Gesù– nessun paese è sena nome. Uno deve pur averlo, che si chiamasse pure Di…” stava per dire Diavolo, ma si trattenne. Concluse risoluto: “Noi ci andiamo ugualmente: mica ci abitano bestie feroci”.

“Peggio!” si levò una voce dalla folla. ma Gesù non la udì e si avviò, lui avanti e i discepoli dietro. Come sempre, appena gli abitanti di Villamaina li videro imboccare la strada che portava a quel paese, si pararono innanzi al Signore.

“Gesù guardati da loro, Gesù guardati!”

Da quel giorno il paese sulla costa, dove ha trovato dimora quella mala gente, prese il nome di Gesualdo.

Grazia Russo

(da Fuori dalla Rete, Settembre 2019, anno XIII, n. 4)