Riceviamo e volentieri pubblichiamo i versi poetici del sig. Carlo De Luca(*) dedicati al drammatico, surreale, momento che stiamo vivendo a seguito della pandemia da Coronavirus. Un inno alla vita, all’ottimismo, una chiamata alle “armi”, alla positività, per riuscire a sconfiggere, tutti insieme, distanti ma uniti, il nemico invisibile. Coraggio!
GRIDIAMO ALLA VITA
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Furtivo, torvo,
venefico, silente,
con angheria
s’è dimorato nell’umano,
del cui corpo fece base
per clonar in esteso
i suoi abietti pari.
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Lo chiaman Corona
ma inverso è il senso.
Come una minuscola particella,
di veleno intriso
e di badiale danno,
salta invisibile l’un l’altro,
lasciando scia morente
ai vetusti nostri,
e all’Alto Ufficio
il decretar legale,
per risolver all’altrui
il nefasto abisso.
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Ricordo il Monti,
“Bella Italia, amate sponde…”
Ricordo il Mameli,
“Uniamoci, amiamoci…”
“Chi vincer ci può?…”
Ricordo il Manzoni,
“Non c’è cor che non batta per te…”
Ricordo il De Gregori,
“… viva l’Italia, l’Italia che resiste…”
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E allora avanti, per Dio!
Tutti insieme cacciamo il malnato.
Si desti l’Italia,
e con mente a Puccini,
dia grido alla vita:
“Vincer(emo), vincer(emo)”.
(Carlo DE LUCA)
(*) Prof. Carlo DE LUCA – Musicista – Docente – Programmatore e formatore informatico. Ha compiuto gli studi presso il Conservatorio di Napoli e quello di Avellino. Ha seguito il corso di Composizione con il Bruno Mazzotta, Francesco Vizioli e Giuseppe Mignemi. Ha diretto concerti con diverse Bande Musicali campane per le quali ha elaborato e arrangiato anche pezzi leggeri. E’ stato docente di Educazione Musicale nelle Scuole secondarie di 1′ grado. Oggi svolge attività di compositore, formatore e programmatore informatico. Ha lavorato per le edizioni Ricordi-Milano.
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