Siamo esseri umani

di Carmine Marano

Le contraddizioni della società moderna, sono ormai divenute sistematiche e
fuori da ogni logica. Voglio porgere l’attenzione, su quella che un giorno si e un
altro pure è nelle cronache di giornali e
tg ossia la questione dei flussi migratori
via mare.

Il Santo Padre ci ricorda che l’accoglienza è un dovere, infatti il nostro governo utilizzando la marina militare con l’aiuto dei altri stati europei, caricano in mezzo al mare coloro che scappano dalla guerra, dalla poverta , che con barconi e gommoni cercano la serenita e una vita migliore. Vengono portati nella nostra cara e accogliente Patria, nei centri di accoglienza gestiti da cooperative che provvedono al vitto, alloggio e alla paga giornaliera. Non mi soffermo, però, su quello che poi succede e di come vengono trattati, con situazioni di estremo disagio.

Ho fatto questa premessa per collegarmi e farvi riflettere su quello che realmente e amaramente succede a migliaia di cittadini italiani.

Nella nostra provincia ci sono tanti ex lavoratori che a causa delle leggi in vigore (Legge Fornero, Job Acts) sono entrati nella fascia di povertà: oggi in Italia chi perde il lavoro e ha superato malauguratamente la soglia dei 50 anni, si trova in una situazione di emarginato infatti un cospicuo numero di padri di famiglia, dopo aver perso il posto di lavoro e dopo aver percepito un sussidio economico di Disoccupazione, si trovano senza nulla. 

Questa situazione dove sei vecchio per il
mondo del lavoro e giovane per andare in pensione, da un momento all’altro può sfociare in un grave disagio sociale.

Purtroppo questi ex lavoratori non scappano dalla guerra, ma dalla fame si. Dimenticare, mortificare, umiliare, calpestare i diritti e la dignita di cittadini italiani e indegno per un paese civile, quando soprattutto si aiutano i migranti del mare.

Credo che anche noi, figli di questa Patria, siamo esseri umani.

Carmine Marano (da Fuori dalla Rete, Aprile 2018, anno XII, n. 2)

via da Fuori dalla Rete, Aprile 2018, anno XII, n. 2
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