“Un Cuore che batte” la proposta di legge di iniziativa popolare

Su segnalazione del nostro parroco don Stefano Dell’Angelo vi segnaliamo la proposta di legge di iniziativa popolare “Un cuore che batte”, una iniziativa nazionale in difesa della vita. L’iniziativa  chiede l’introduzione, nell’art. 14 della Legge 194 del 1978, del comma 1-bis, (che prevede l’obbligo per il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza), di far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso.

Di seguito l’articolo apparso su www.provitaefamiglia.it.

Il cardinale Bagnasco firma la proposta di legge “Un Cuore che batte”

Domenica scorsa, 15 ottobre, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova e in passato presidente della Cei e del Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa, ha firmato la proposta di legge popolare “Un Cuore che batte”, appoggiando e lodandone l’iniziativa.

Ricordiamo, infatti, che la proposta – presentata lo scorso maggio – punta ad integrare uno degli articoli della Legge 194 del 1978. Nel dettaglio la proposta vuole introdurre il comma 1-bis all’articolo 14 della Legge, contenente “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” e aggiungere che «Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza» ai sensi della legge, «è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso».

La possibilità di apporre la propria firma è ormai da diverso tempo attiva in tutti i comuni italiani e proseguirà fino al prossimo 7 novembre.

L’adesione del Cardinale – che ha dato il suo appoggio alla proposta durante la raccolta firme nella piazza di Desenzano di Albino, in provincia di Bergamo – costituisce sicuramente un autorevole e importante incoraggiamento e si aggiunge a quello di altri prelati, tra i quali monsignor Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni; monsignor Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-San Remo e monsignor Attilio Nostro, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.

Grande soddisfazione è stata dunque espressa dal comitato promotore locale di Albino e dalle varie associazioni aderenti, tra le quali anche Pro Vita & Famiglia onlus

https://www.uncuorechebatte.eu/

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