Michele Gatta
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La stagione invernale 2023/24 non decolla. La maggior parte delle stazioni sciistiche appenniniche sono praticamente chiuse. Siamo arrivati praticamente alla metà del mese di gennaio e la gente si domanda se anche la seconda parte dell’inverno possa rivelarsi deludente e senza precipitazioni nevose di una certa importanza.
Il quadro meteorologico, ancora per molti giorni, non è destinato a cambiare. Volgendo lo sguardo a più lungo termine potremmo sperare in cambiamenti? In effetti, si nota che le dinamiche atmosferiche dovrebbero portare a delle novità. Finalmente anche in Italia potrebbero arrivare affondi meridiani che porteranno perturbazioni fredde e nevose.
Purtroppo, però, tali previsioni vanno prese con molta cautela perché sono previste non prima dell’ultima parte del mese di gennaio, o addirittura nella prima parte del mese di febbraio. Nel frattempo potremmo avere solo eventuali e modesti strappetti artici, che in maniera veloce potrebbero interessare la nostra penisola.
Sappiamo bene che le previsioni sono affidabili non oltre certe tempistiche. Per quelle a lunghe distanze ci si affida a valutazioni troposferiche e stratosferiche che aiutano a capire gli andamenti emisferici su vasta scala. I risultati di tali valutazioni, pur in crescita, restano legati alla sperimentazione di elaborazioni complesse. Pertanto, non ci resta che aggrapparci a….
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