C’è chi dice che il campanile del proprio paese suona sempre più forte di quello di un altro paese, ed è forse vero, anche perché quel campanile porta a suonare e a sfogare le proprie angosce cittadine. In quanto a campanili forse non siamo un paese che suona poco, anzi il nostro suona bene ed a tutte le ore. Però ci dimentichiamo cosa vuol dire oggi difendere il territorio e non difendersi dal territorio.
Un esempio semplice lo si riscopre quando al 31° posto delle top aziende più innovative d’Italia c’è la Acca Software. Quella, su di cui e per cui sono state dette tante cose, a cominciare dal progetto, dall’insediamento, dalle richieste, dalla scelta. Inevitabilmente, oggi, quella scelta fu lungimirante. Fu l’operazione che ha consegnato ad un territorio la continuità. Ovviamente i dirigenti e la maggior parte dei lavoratori di questa azienda non sono bagnolesi. Ma poco importa, poco dovrebbe importare se in uno stand espositivo, magari a Tokio o a Berlino, ma anche nell’America di Trump, sta scritto anche se in piccolo Bagnoli Irpino (Av) – Italy. Che è la sede principale e quello che nessuno pensa.
A chi ha commentato fin dalla prima ora, forse anche condizionando le elezioni per scegliere il nuovo sindaco nell’anno 2013, mostrandosi non favorevole a questa operazione, tra le altre cose, ma poi una volta vinte quelle elezioni si continua a chiedere a quella azienda di aiutare la baracca. A questi ed a molti altri cosa bisogna dire? Beh! Ci si potrebbe dire che quello fatto non è sicuramente uno smacco alla popolazione vicina, perché se l’azienda ha scelto questo posto era anche perché è vicino a casa. Cosa fondamentale quando si lavora e quando soprattutto si amministra una grossa azienda.
Allora ci si potrebbe indignare se a questo territorio, inteso come i 25 comuni dell’Alta Irpinia, questa azienda non dona niente, nemmeno un centesimo. Ci si potrebbe indignare se nessuno e dico nessuno riesce a stabilizzarsi qui, con quella azienda. Ma non è così, oggi sono molti i compaesani e non solo che hanno raggiunto l’obiettivo di fare famiglia qui anche grazie a quella scelta che per molti fu scellerata e abominevole. Mi fa specie quando qualcuno ne parla ancora con dissenso, come se fosse tutto un marciume.
Ribadiamo che non sto parlando della più grande operazione di ripopolamento di un territorio. Lungi da me elogiare sempre e comunque qualcuno, ma in questo caso cosa si vuol dire, col senno di poi, a questa operazione? Se lo spopolamento dei piccoli comuni passa anche dal territorio in cui si insedia un’azienda. Se lo spopolamento passa anche dal fatto che statisticamente se in un paese ci sono 20 aziende (numero a caso) forse qualcosa può e deve cambiare.
Proprio in questi giorni le statistiche ci raccontano di un ultimo anno (2024) con un trend ancora negativo tra nascite e morti, un dato non allarmante, ma da considerare se andiamo a prendere posizione su una visione futuristica del paese. Cominciamo a darci la zappa sui piedi fin da subito, come sempre e per sempre, se non pensiamo che qualcosa si può fare. Per chi allora criticava e per chi ancora critica l’unica soluzione è fare un elenco ben dettagliato di cosa porta e di cosa non porta un’azienda ad un determinato territorio. Che sia essa di ogni qualsivoglia paese o nazione. E mi viene in mente che anche se qualcosa va bene forse non se ne accorge nessuno, anzi qualcuno ha da dire e da ridire.
Propongo allora di vedere al futuro con qualche buono proposito diverso, quelli che, ad esempio, si fanno ad inizio anno. E quelli per cui anche l’oroscopo si impegna più di tutti. Quello che mi auguro è di continuare a vedere i fatti non dal punto di vista personale, non dal punto di vista unico, ma di girare l’obiettivo e far vedere cosa abbiamo di straordinario qui. E poi, lasciatemelo dire, non è che tutto funziona, solo perché nessuno parla. Tutto funziona perché le persone le fanno funzionare. Oggi ci sono automobili silenziose, che non fanno rumore, ma qualcuno le guida o le programma. Quindi, quelle macchine camminano grazie a qualcuno e grazie a chi si impegna. Molto spesso nessuno sa come fanno a camminare. Non lo sa nemmeno il meccanico, l’unico che lo sa è il costruttore.
Da tutti i punti di vista qualcosa si fa e si è fatto in passato, a differenza di oggi, e se il campanile continua a suonare è sempre perché qualcuno l’ha costruito e lo fa suonare ad ogni ora, poi si può rompere, può avere bisogno di una ristrutturazione, ma continua a suonare più forte. Ma non degli altri, perché quello degli altri suonava prima e suona ora, suonano tutti allo stesso modo, il problema è ascoltare quando suona.
Giovanni Nigro
(da Fuori dalla Rete Marzo 2025, anno XIX, n. 1)
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