Le radici fasciste dell’Olocausto e la denuncia di Mattarella contro le teorie complottiste

L'approfondimento storico (di Antonio Camuso)

In occasione della Giornata della Memoria.

Le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella per la Giornata della Memoria sono una ferma condanna di tutti coloro che, in nome della difesa identitaria del proprio popolo, seminano odio contro tutto ciò che non si assimili ad esso: la provenienza, il colore della pelle, la religione, il genere sessuale. Il Presidente ha parlato del male oscuro che alberga nei bassifondi culturali, vere e proprie fogne dalle quali fascismo e nazismo hanno attinto per costruire consenso e imporsi come Regime.

Fogne che ancor oggi producono maleodoranti teorie complottiste, ripetute ad arte nei social media, non solo dalle frange dell’estremismo neofascista, ma riprese continuamente da esponenti di quei partiti, Lega e Cinquestelle, che governano l’Italia. E’il Mantra del complotto internazionale dei banchieri, in gran parte ebrei, che governano l’economia mondiale, e che impedisce ai popoli, compreso quello italiano, di scegliere il proprio destino, l’Economia, la Moneta. Attraverso un tam tam incessante esso è divenuto cavallo di battaglia di tutti i partiti e movimenti populisti, e che, con il crescendo del loro consenso, è entrato a far parte della credenza popolare e di quel sottile substrato culturale dal quale possono riemergere orrori come quelli dell’Olocausto.

Autoassolvimento sulle radici italiane dell’Olocausto.

E su quella infame tragedia dell’Umanità, purtroppo si innesta quell’autoassolvimento culturale, da “italiani brava gente”, che collega la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al patto Mussolini-Hitler, conseguenza delle sanzioni inflitte all’Italia per l’aggressione all’Etiopia, in sostanza purificando dall’antisemitismo i quindici anni precedenti di regime fascista. Ma così non è, e a fornirci le prove del viscerale antisemitismo di Mussolini è la lettura di ciò che scriveva lo stesso Farinacci, segretario del Partito fascista, nel novembre del 1938, all’indomani della promulgazione delle leggi razziali, rispolverarando una vera chicca per i media di allora: ciò che scriveva contro gli ebrei, venti anni prima, Mussolini sul giornale che dirigeva, il Popolo d’Italia, nel giugno del 1919, ai primordi della costruzione del movimento fascista.

Un articolo in cui Mussolini identificava ebrei e movimento comunista, due facce della stessa medaglia e parti di un grande complotto, contro i popoli europei. Un complotto ordito da un pugno di banchieri con lo stesso sangue ebreo dei bolscevichi russi che avevano assaltato il Palazzo d’Inverno a Pietrogrado e dato inizio alla rivoluzione Boscevica Russa. Tesi che solo venti anni dopo Hitler riprenderà per giustificare la persecuzione antiebraica e l’inizio dell’Olocausto.

Il Mattino 10 novembre 1938“ (Archivio Storico Benedetto Petrone, fondo Antonio Camuso.)

Mussolini, giugno 1919: – Se Pietrogrado non cade, se Denikin segna il passo, gli è che così che vogliono i grandi banchieri ebraici di Londra e Nuova York, legati da vincoli di razza con gli ebrei che a Mosca e a Budapest si prendono la rivincita contro la razza ariana che li ha condannati alla dispersione per tanti secoli.in Russia vi è l’80 per cento dei dirigenti dei soviets che sono ebrei. Il bolscevismo non sarebbe per avventura, la vendetta dell’ebraismo, contro il cristianesimo? L’argomento si presta alla meditazione. E’ possibile che il bolscevismo si affoghi nel sangue di un progrom di proporzioni catastrofiche. La finanza mondiale è in mano agli ebrei. Chi possiede le casseforti dei popoli, dirige la loro politica. Dietro i fantocci di Parigi, sono i Rotschild, i Warburg, gli Schiff, i Guggenehimen, i quali hanno lo stesso sangue dei dominatori di Pietrogrado e di Budapest. La razza non tradisce la razza.il bolscevismo è difeso dalla plutocrazia mondiale. Questa è la verità sostanziale. La plutocrazia internazionale dominata e controllata dagli ebrei ha un interesse supremo che tutta la vita russa accelleri sino al parossismo il suo processo di disintegrazione molecolare”-.

Così il Farinacci il 10 novembre 1938, annunciava all’Italia intera le origini razziste e antisemite del pensiero mussoliniano fascista, giustificandone la svolta nelle politiche razziali e antisemite che infamano il passato di noi italiani. Sono parole sconvolgenti che non solo attestano come l’idea di fascismo di Mussolini fosse fondamentalmente razzista ma anche, e questo è ancora più sconvolgente, auspicasse e teorizzasse in maniera profetica la necessità di un pogrom mondiale contro il bolscevismo (il movimento comunista) che a suo dire era una diretta emanazione della razza ebraica. Leggiamo insieme come Farinacci dimostra il razzismo mussoliniano già in quello scritto del 5 giugno 1919 .

Farinacci“- Ciò dimostra che fin dal giugno 1919, in piena germinazione del moto insurrezionale fascista, il principio cardine razziale e dell’imponente preparazione politica mussoliniana ….fascismo e antisemitismo erano inseparabili . sorto come reazione nazionale alla cancrena (il bolscevismo) che incominciava a dilagare in Italia, il movimento fascista considerava le plutocrazie marxiste e semite opposte a esso…e nelle successive convulsioni europee il fascismo è stato lungimirante….”-.

E’ la teoria del complotto dei comunisti e dei banchieri ebraici, risuscitato a 100 anni di distanza dai nostrani movimenti e partiti populisti per guadagnare consenso e che non rifiutano l’appoggio di chi propaganda l’altro pilastro del complottismo antisemita: il famoso saggio dei Savi di Sion, la cosiddetta Bibbia per il Gotha mondiale della piovra ebraica che vuole dominare il mondo. Oggi come ieri, i vecchi e i nuovi fascisti dichiarano per buono quel libro dovendo dimostrare che gli ebrei, detentori dell’economia mondiale, sono il nemico da combattere alla stessa stregua dei comunisti:

Farrinacci: “-Si è detto da qualcuno che il famoso testamento sovversivo dei cosiddetti savi di Sion non fosse che leggenda. Ma sta di fatto che dal principio del secolo le cose si sono svolte in Europa e fuori proprio secondo quei salmi giudaici…Lo scritto mussoliniano del 1919 parla di vendetta semita, Non è così? la sanguinaria internazionale comunista non trae forze origine dai pogrom russi del 1905? Quando si pensi che questa tragica reazione antiebraica è conseguenza, dall’istante dell’enorme crimine del Golgota, (la Crocifissione di Gesù, NdR) e che ha prodotto una catena terribile di guerre. Guerra economica e guerra dottrinaria e guerra guerreggiata, fatale tra il popolo di Israele e le civiltà occidentali.

E Farinacci adombrando che dietro le origini della prima guerra mondale sian stati:

“…- lo scontro tra due capitalisti ebrei e tenutari del sistema della produzione dell’acciaio e del carbone. Mussolini nel 1919 diceva: chi possiede le casseforti dei popoli decide e dirige la loro politica…La razza non tradisce la razza” …… e con il dono della sua ineguagliabile intuizione prodigiosa, Mussolini aveva ragione. “-

A decidere alla fine su chi aveva ragione fu invece la Storia, che vide a Piazzale Loreto, a testa in giù, il maestro Mussolini e il suo zelante allievo Farinacci, monito a futura memoria per chi voglia ripercorrere la scorciatoia dell’odio razziale.

Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone

Brindisi, 27 gennaio 2019, Giornata della Memoria


Potrebbe piacerti anche
Commenti

Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.