La delibera di giunta N° 51 del 14/03/2019 fissa, con decorrenza 01/01/2019, l’indennità per il sindaco (circa 2000 Euro al mese) e per il vice sindaco. E pure al massimo consentito.
A proposito, chissà perchè un vice sindaco non Bagnolese, che viene a prendersi le indennità…
Noi abbiamo sempre pensato, al di là delle norme, che la politica “paesana“ fosse un servizio nei confronti della collettività, non un mestiere da retribuire. E questo in tempi normali, figuriamoci in periodi difficili. Oggi (purtroppo) che in tante famiglie ci sono figli disoccupati e genitori che perdono il lavoro, aumentare le tasse e prendersi le indennità è la più “infelice“ delle decisioni possibili. Una ingiustizia, quasi un atto di prepotenza, che allontana sempre di più l’amministrazione dai cittadini.
E non serve invocare, nel caso lo si faccia, l’assenza di una retribuzione fissa. Perchè era una condizione già presente, cioè lo si sapeva prima di una candidatura che (pensiamo) nessuno ha obbligato ad accettare.
Bisognava dirlo chiaro e forte, in campagna elettorale : “Se eletti, ci prenderemo le indennità“. Non averlo detto ed averlo poi fatto, è davvero una presa in giro!
E tutto questo, a coronamento di un’attività amministrativa del tutto inadeguata.
L’equilibrio finanziario del Comune, considerando le continue riduzioni dei trasferimenti statali, si regge sulla capacità di reperire risorse nuove. Se incapaci, si va in difficoltà, come è successo quest’anno.
I tagli boschivi (per 300.000 Euro) sono stati trascurati per mesi, e la modifica apportata al regolamento ha peggiorato le cose (adesso chi si aggiudica le gare deve versare l’intero importo entro 10 giorni, per cui vanno deserte). E l’incarico al legale per recuperare 150.000 Euro per il gas metano (lo stesso a cui ci siamo rivolti noi in passato, incassando i primi 150.000 Euro) è stato conferito a Dicembre, dopo 6 mesi dalle elezioni.
Ci sono stati, dunque, ritardi ed inefficienze che hanno provocato effetti dannosi per le casse comunali.
Così hanno provato furbescamente a nascondersi, addebitando le difficoltà a chi li ha preceduti. Ma poi hanno dovuto ammettere dell’avanzo di amministrazione di oltre due Milioni di Euro (dai 335.000 Euro del 2013), il quale (come hanno scritto) è il risultato della gestione degli anni precedenti. Ciò dimostra che negli ultimi 5 anni c’è stata una gestione molto positiva. Lo hanno scritto loro…Hanno ammesso pure che possono attingere a questo fondo, cioè ora sono usciti i soldi…Allora dove sono i debiti?
Ed è inaccettabile che siano i cittadini a pagare per le loro inefficienze. Perchè si potevano, e dovevano, ridurre le spese, senza aumentare le tasse. Come già detto, c’erano almeno due possibilità: lo stipendio del dipendente in pensione ed il trasferimento della scuola di S. Rocco nell’edificio di via A. Frank.
Ma non hanno voluto risparmiare sulle spese ed hanno istituito un nuovo posto nell’area tecnica, mentre la scuola a S. Rocco non si tocca. Scelte (quasi) incomprensibili, poco funzionali agli interessi generali.
In definitiva, un’azione amministrativa inadeguata e con effetti dannosi per i cittadini.
Non si reperiscono nuove risorse (primo errore) e si va in difficoltà finanziaria. Ma invece di risparmiare sulle spese, si aumentano le tasse (secondo errore).
Ed in queste condizioni, si prendono pure le indennità (terzo errore)… Ciò appare una forma di arrogante disinteresse nei confronti dei cittadini, che autorizza a pensare che in realtà le indennità fossero l’obiettivo principale.
Infatti,se anche non volessimo considerare (in ipotesi) i tagli boschivi trascurati, proviamo ad immaginare quante cose si possono fare con i circa 35.000 Euro delle indennità, più lo stipendio del dipendente in pensione ed i circa 30.000 della scuola. Altro che aumentare mensa, scuola bus, quota di partecipazione all’asilo nido, irpef comunale. In astratto, si potevano offrire servizi del tutto gratis.
Ma c’è lo stipendio da prendere, tanto pagano i cittadini….
Dr. Filippo Nigro
DELIBERA DI GIUNTA N. 51 DEL 14.03.2019
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