Lungo il muro del campanile di Sperone erano cresciuti dei ciuffi d’erba. Un asino vedeva l’erba e allungava il collo. Quando dai suoi segni muti finalmente il padrone capì cosa volesse il suo animale, sapete che fece? Legò la fune al collo della bestia, prese poi uno dei due capi della fune, salì sul campanile, passò l’altro capo attorno alla trave della campana e gettò la fune giù. Lui poi scese per le scale. Tornato disotto, raccolse l’altro capo della fune e cominciò a tirare per sollevare l’asino. Tira e tira, quando l’asino arrivò a metà del campanile, siccome il cappio lo stringeva alla gola, spalancò la bocca mostrando i denti, sicché pareva che ridesse dalla contentezza. Stoltamente diceva il padrone:
Guardate il ciuccio mio com’è contento:
vede l’erba e già arrota i denti!
E appresso a lui, tutti gli abitanti di Sperone ripetevano: – Oh, oh, guardate come ride al solo vedere l’erba fresca alla portata dei suoi denti.
Di lì a poco l’asino stese le gambe. Aiutato dai paesani, il padrone lo tirò giù e ne constatò la morte.
Non sono tutte storie stereotipate
Quanto agli aneddoti burleschi, che si raccontavano per prendere in giro gli abitanti del paese rivale, essi sono spesso storie stereotipate che correvano sulle labbra di entrambi i paesi rivali, invertendo i ruoli del burlone e del burlato. Il motivo del lenzuolo innalzato per impedire al sole di illuminare il paese antagonista, era un luogo comune negli aneddoti irpini (Bagnoli-Montella; Montaguto-Panni, Marzano-Pago ecc.); è adoperato anche dai cittadini delle province vicine: i Salernitani si prendevano beffe degli Irpini, dicendo che noi innalzavamo il lenzuolo al cielo con la pretesa di coprire il sole e impedire che la sua luce giungesse a Salerno (Informatore: Antonio Ferrante di Luogosano); lo stesso motivo del lenzuolo si trova in provincia di Caserta, e interessa il comune di Macerata Campania e la sua frazione di Caturano (fonte: Andrea Massaro di Avellino). Così pure si sentono raccontare i medesimi aneddoti che documentano la rivalità tra varie coppie di paesi vicini: per la zucca quaresimale: Rocca-Torella; Melito-Bonito; Guardia-Giovi ecc.
Non sono, però, tutte storie stereotipate. Il lettore si accorgerà da solo, quando si troverà di fronte a una storia originale, creata dal genio popolare. Noi ve la indicheremo comunque.
Aneddoti canzonatori (di Grazia Russo)
(da Fuori dalla Rete, Marzo 2019, anno XIII, n. 1)
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