Tra le escursioni naturalistiche e ambientali più interessanti in Irpinia va menzionata la Grotta di Caliendo, nel territorio di Bagnoli Irpino.
Il luogo è una tra le più importanti cavità della Campania, la cui percorribilità è rara e va eseguita solo con guide esperte.
Le difficoltà di accesso avevano reso vano ogni tentativo di avvicinamento alla Bocca di Caliendo fino al 1930, quando un muratore di Bagnoli, Giovanni Rama, riuscì ad accedervi tracciando un sentiero lungo il versante e fissando corde e scale nei punti di maggior pericolo. Ed ancora oggi questo ripido sentiero che si diparte dalla strada montana Colle della Molella – Valle Piana, discendendo lo scosceso pendio per un dislivello di circa 265 m, è l’unica via di accesso, essendo la risalita dal basso del vallone Caliendo impedita da salti e cascate alte fino a 30 m. Da quel momento G. Rama iniziò l’esplorazione del corso sotterraneo riuscendo nel 1934 a raggiungere il cosiddetto “I Sifone”. La difficoltà delle esplorazioni era dovuta, oltre che ai limitati mezzi a disposizione, soprattutto al fatto che la grotta era percorribile nei brevi periodi di massima magra tra settembre ed ottobre.
La Grotta costituisce l’emissario idrogeologico stagionale del Lago Laceno, posto a quota 1050 metri sul livello del mare, le cui acque sono state inghiottite nei vari secoli in differenti punti dell’altipiano, posti a quote altimetriche sempre decrescenti. È una cavità ipogea a sviluppo sub-orizzontale, con una pendenza media del 8,4 % circa ed un dislivello positivo massimo di 202 metri, con andamento sinuoso da ovest verso est, e per quanto oggi esplorato e rilevato, ha uno sviluppo spaziale complessivo di 4.114 metri. La sua temperatura interna è di circa 8° C., l’atmosfera ha un’umidità relativa del 100%.
Oggi, pur essendo ancora parzialmente attiva, la Grotta vive una fase di graduale transizione verso una condizione fossile. Attualmente è percorribile solo nei periodi di magra estiva per la presenza di innumerevoli sifoni. La Grotta è caratterizzata dall’alternarsi lungo il suo percorso di ampicorridoi (alti fino a 50 metri) ed angusti budelli, da ampie sale e stretti sifoni, da gole, salti, laghetti e meandri. Essa risulta concrezionata soprattutto nelle parti alte e nei tratti fossili, dove le volte, i pavimenti e le pareti risultano riccamente ricoperti da stalattiti, stalagmiti, o da suggestive colate, da vele o mammelloni di carbonato di calcio.
La parte bassa della Grotta, più facilmente percorribile, suggestiva ma meno ricca, accoglie l’alveo del torrente sotterraneo nei periodi invernali che dopo un percorso di circa 3 Km, risorge a valle, dalla maestosa ed imponente Bocca di Caliendo posta sul versante opposto del monte che accoglie la Grotta, su una altissima parete rocciosa, a quota 858 metri sul livello del mare, da cui si diparte poi una profonda e spettacolare forra con salti e cascate.
Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.