Fiduciosa la sindaca Teresa Di Capua sull’imminente arrivo dei fondi pubblici da destinare al finanziamento delle seggiovie e non solo.
Il presidente Ciriaco De Mita è intervenuto l’altro ieri al seminario tenutosi nella sede di Acca Software a Bagnoli Irpino ed organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli per “Progettare lo Sviluppo dell’Altopiano Laceno”.
Tra i relatori, oltre al sindaco di Nusco, c’erano il presidente di Confindustria Avellino Giuseppe Bruno, il presidente dell’Ordine degli Architetti irpini Erminio Petecca, il padrone di casa Guido Cianciulli, il sindaco di Bagnoli Teresa Di Capua ed il capo di Gabinetto della presidenza del Consiglio regionale Dimitrio Dello Buono.
Per il finanziamento degli impianti di risalita manca soltanto l’ok definitivo di Regione e Ministero dei Trasporti. Ma i contributi economici per rilanciare il Laceno vengono oramai dati da tutti per certi. Anche se qualcuno in paese invita alla prudenza, ricordando la massima citata più volte da mister Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
Un inguaribile ottimista, dall’alto dei suoi 91 anni (peraltro portati benissimo), si mostra Ciriaco De Mita: “Le seggiovie del Laceno e il territorio di Bagnoli vanno considerati come una parte di un territorio più vasto. Saranno anche inseriti in un’area che diventerà azienda forestale. Nell’ambito del Progetto Pilota, materie fondamentali sono il turismo e la gestione dei boschi, da gestire non per singolo campanile ma a beneficio di tutta la provincia”.
La sindaca di Bagnoli, Teresa Di Capua, è entusiasta dell’iniziativa in corso: “In questi giorni il mondo dell’architettura sarà in grado di fornirci indicazioni, azioni mirate e dirette su turismo e in generale sull’economia. Cominciamo a vedere il distretto turistico che sta prendendo forma. Non si può prescindere dalle seggiovie, ma la promozione di un territorio non può prescindere anche da ulteriori interventi. Per adesso c’è un progetto deliberato dal Comune di Bagnoli che vale 22 milioni di euro in totale. In una prima fase si ragionerà tuttavia solo sui 12 milioni necessari al rifacimento degli impianti di risalita”.
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