“FUORI DALLA RETE”, il 5° numero 2017 del giornale di informazione ed approfondimento del Circolo socio-culturale “Palazzo Tenta 39″.
Alcune anticipazioni
Un’edizione del giornalino con tanto “materiale” da leggere (24 pagine) e tanti spunti interessanti da sviluppare, che raccoglie ben 16 articoli, 4 interviste e il debutto di altrettanti editorialisti: Mons. Tarcisio Luigi Gambalonga, Carmine Marano, Nello Frasca e Martin Di Lucia.
Gli articoli di copertina sono affidati ad Alejandro Di Giovanni che, pungente e incalzante come sempre, ci propone un’inedita riflessione sulla sagra della castagna e sulle “cattive abitudini” dei bagnolesi; e a Martin Di Lucia che dedica il suo intervento alla generazione Xennials, ovvero quella compresa fra la Generazione X e i Millenials. “…In altre parole, noi Xennials non siamo né depressi né troppo ottimisti. Abbiamo quel che si chiama un equilibrio ottimale. Considerato tutto ciò, non è poi così frustrante stare tra le generazioni. Preferisco pensare che siamo riusciti a catturare il momento perfetto per nascere!”
Tutte curate da Giulio Tammaro le belle ed interessanti interviste a: – Salvatore Malerba titolare dell’omonima azienda agricola, che affronta alcune delicate questioni legate alla castanicoltura, principale fonte di reddito per tutta l’Alta Valle del Calore; – Luigi Iuppa, presidente dell’ASD Vincenzo Nigro Bagnoli, che ci svela le emozioni provate con la vittoria del campionato di Seconda Categoria ed i progetti per la stagione in corso, con un occhio particolare al settore giovanile; – Ermenegildo Parenti coautore insieme al nonno il prof. Giuseppe Dell’Angelo del libro Florete Flores, un indagine sui riti e le tradizioni bagnolesi. A margine di quest’ultima intervista le recensioni al libro di due grandi personalità della cultura provinciale: Paolo Saggese e Mons. Tarcisio Gambalonga.
In occasione del decennale dell’associazione Palazzo Tenta 39 è stato inviato un questionario ai “soci fondatori” le cui risposte possono aiutarci a comprendere meglio se la strada intrapresa in questi anni è stata quella giusta oppure no e quali correttivi eventualmente apportare per assicurare ancora un futuro al Circolo. In questo numero ci addentreremo nell’approfondita e argomentata analisi del Prof. Gennaro Cucciniello, tra i fautori di quell’iniziativa e oggi attento osservatore (anche se un po’ più distaccato) delle vicende che riguardano l’associazione e la nostra comunità.
Paola Gerola, da trentina “trapiantata” in Irpinia, ci parla dei referendum del Nord che “dipende” dal sud. Ernesto Di Mauro ’94 analizza invece le vicende politiche nazionali e le sue dinamiche e ci illustra quale dovrebbe essere la “via” che la sinistra italiana dovrebbe intraprendere, quali i valori e le priorità di un partito che si definisce di sinistra… L’editoriale del prof. Aniello Russo riguarda gli antichi riti del mese di novembre, da sempre dedicato al culto dei morti.
L’ex dirigente scolastico Salvatore (Totoruccio) Fierro, in uno struggente editoriale, riporta la mente al dolore di chi ha vissuto il terremoto del 1980. E ancora: l’articolo di Clotide Meloro che ci racconta di come è cambiato il concetto di arte nel corso degli anni, e quelli di Daniele e Carmine Marano (padre e figlio).
Infine le rubriche: “C’è chi dice che…” a firma di Giovanni Nigro, un editoriale che prova a spronare i bagnolesi invitandoli a rimboccarsi le maniche e a risollevare le sorti del Laceno; “InfoIrpinia” a cura di Francesc Celli; “Fettine dalla Cinemacelleria” a firma Nello Frasca; gli “Appunti di meteorologia” di Michele Gatta; “Paesaggi Irpini” di Felice De Dominicis, che ci illustra le caratteristiche e le varie fasi di lavorazione della pietra di Fontanarosa; “Documenti storici” che, con la prefazione del prof. Gennaro Cucciniello, è invece interamente dedicata a Francesco De Sanctis nel duecentesimo anniversario della sua nascita; e la consueta rubrica “L’angolo poesia” che in questo numero “ospita” i versi di Luciano Arciuolo.
Impaginazione e grafica a cura di Giulio Tammaro. Stampa: tipografia DE.MA. di Eusebio Marano.
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