Intervista ad Ernesto Di Mauro, Presidente della Giovane Sinistra

di Giulio Tammaro

Ad Ernesto e ai ragazzi della giovane sinistra “invidio” l’impegno concreto che hanno messo in campo per realizzare questa bella realtà . A Bagnoli mai come oggi, dove sono sparite le sezioni di partito, serve come il pane un luogo d’incontro, di discussione e di confronto sui problemi del paese. L’ideale sarebbe un associazione politica che abbia come fine gli interessi del paese e dove tutti, a prescindere se si è di destra, centro o sinistra possano dare il loro contributo. Forse la mia è un utopia, chissà , ma sono convinto che per ridare nuova vita alla nostra Bagnoli più che l’appartenenza politica oggi occorrono persone che hanno a cuore l’interesse del paese e non gli interessi personali. La giovane sinistra, se lo vorrà , potrà essere fondamentale per tracciare questa nuova via. Bisogna cacciare i mercanti dal tempio e dare le chiavi del paese in mano a persone integre moralmente . Nel frattempo facciamo gli auguri di buon lavoro ad Ernesto e ai suoi “compagni” con l’auspicio che tramutino questa utopia in realtà .


La Giovane Sinistra compie un anno. Proviamo a tracciare un bilancio di questo primo anno di attività. 

Si, possiamo dire che il primo anno è stato ricco di iniziative: le giornate ecologiche, i convegni su diseguaglianze e spopolamento, i banchetti sociali, il giornale L’adelante, il premio ‘’Il mio Paese tra dieci anni’’, l’apertura di una sede, oltre ad una costante attività politica con svariati interventi e proposte a questa Amministrazione. Ma la cosa più importante che la Giovane Sinistra ha fatto in quest’anno è stata quella di ritagliarsi uno spazio politico nel puzzle bagnolese, dando voce a ragazzi che forse mai si sarebbero ritrovati in questo mondo, nonostante avessero tanto da dare.

Facciamo un passo indietro, perché nasce la Giovane Sinistra e nell’ immaginario dei soci fondatori cosa dovrebbe rappresentare?

Nasce nel momento in cui, il 4 marzo 2018, ci rendiamo conto che lo zoccolo duro dei voti della sinistra bagnolese è andato perso. La somma di Leu, Potere al popolo e Pd era di molto inferiore a quei 800-900 voti che la sinistra a Bagnoli ha sempre avuto. E’ da li si è messo in moto tutto, da poche teste con tanta voglia di fare. Abbiamo messo insieme, non con poca fatica, visione diverse della sinistra, mandando anche un messaggio chiaro anche a livello nazionale, grazie a Repubblica che ci ha intervistati. La sinistra Italiana se vuole uscire dal pantano in cui è caduta dovrebbe imitarci, con un’azione politica chiara e unitaria.

Non rischiate di sembrare agli occhi dei vostri concittadini troppo “vecchi ed anacronistici”. Qualcuno in paese già vi critica, sostenendo che le vostre iniziative, le vostre battaglie, sono quelle degli anni ‘60/’70 del secolo scorso: state semplicemente facendo un «copia e incolla» di quello che facevano i vostri/nostri nonni, zii, genitori. Eppure il mondo negli ultimi 20/30 anni è cambiato radicalmente. Sono nuove diverse e molto più complesse le istanze dei popoli del XXI secolo…

Io credo che forse mai come oggi i temi della sinistra tradizionale siano attuali.

Il problema della sinistra italiana sta tutto nella rappresentanza, nei soggetti politici poco dentro la realtà del Paese e nei progetti politici poco chiari. E’ naturale che in un mondo in continua evoluzione bisogna stare a passo con i tempi, senza mai però snaturare i valori cardine, come purtroppo ultimamente vediamo troppo spesso. La nostra non è assolutamente un’operazione nostalgica, anche perché non possiamo avere nostalgia di un tempo che non abbiamo vissuto.

L’azione politica della giovane Sinistra su quali temi si concentrerà nei prossimi mesi, quali sono le iniziative in cantiere per il prossimo futuro?

Siamo impegnati nella costruzione di un’alternativa politica libera da interessi d’elite. Colgo l’occasione per annunciare un nuovo percorso che la Giovane Sinistra sta per intraprendere. Inizia una fase di apertura alla cittadinanza, alle categorie lavorative e sociali, a chi mette prima davanti il paese e la comunità. Mettiamo a disposizione le risorse umane che abbiamo in associazione per discutere dei problemi che i cittadini bagnolesi affrontano quotidianamente. Analizzare, valutare e poi cercare delle soluzioni concrete e realizzabili. Iniziamo quel percorso di studio che tra 4 anni ci vedrà protagonisti di una proposta politica per il paese.

Com’è il rapporto con le istituzioni locali, con le altre associazioni presenti sul territorio e con la comunità bagnolese?

Quando organizziamo delle iniziative con temi che toccano l’intera collettività cerchiamo sempre di coinvolgere tutte le associazioni del Paese. Certo è che per la numerosità delle associazioni servirebbe un coordinamento centrale. Renderebbe più facile l’attività di ogni associazione. Abbiamo avuto un incontro, qualche giorno fa, con l’Amministrazione comunale sulla questione indennità e sulle altre che abbiamo posto in questo anno, come da noi richiesto qualche mese fa, ribadendo le nostre posizioni in maniera chiara.

L’associazione è aperta a qualsiasi confronto, come abbiamo più volte ribadito. Noi non offendiamo gli altri perché hanno un’idea diversa dalla nostra. Qualcuno mi dice che a volte eccedo di ‘istituzionalismo’, ma ho ricevuto un’educazione antidiscriminatoria e ne vado fiero.

Dia un buon motivo ai giovani bagnolesi per partecipare attivamente alla vita associativa della Giovane Sinistra.

Qualsiasi persona che ha voglia di impegnarsi per il proprio paese e ha dei principi di sinistra dovrebbe partecipare alle nostre iniziative e assemblee. Perché il nostro è un posto dove tutti vengono ascoltati, non si lascia nessuno indietro. Si decide tutto in assemblea, insieme.

Non c’è spazio per chi eccede di personalismo, il peccato originale che uccide ogni organizzazione politica e non. Ne vediamo i risultati sia a livello nazionale, sia provinciale, sia locale. A proposito, ma dove sono finiti i partiti bagnolesi?

Alle diverse sollecitazioni a scrivere per il giornalino Fuori dalla Rete lei ha sempre detto “Scrivo solo se ho qualcosa da dire” eppure mai come in questo momento ci sarebbe tanto da dire su tante problematiche che affliggono il paese, non crede?

Ho contribuito spesso e volentieri al giornale Fuori dalla Rete e colgo l’occasione per ringraziarvi del servizio che offrite al paese. Per il resto, diciamo che sono più abituato a fare che a parlare, i soci della Giovane Sinistra dicono che voglio fare anche troppo. Dei problemi ne parlano i giornalisti, i gruppi politici dovrebbero essere più impegnati a trovare le soluzioni. Oggi ci sono tanti problemi, poche soluzioni e troppe bocche parlanti.

Potrà sembrare banale ma cosa significa per lei fare politica? È nato in una famiglia dove da generazioni si mangia pane e politica e dove tra l’altro suo padre Antonio è stato un dirigente locale del PCI-PDS-DS e Sindaco di Bagnoli?

Sono cresciuto tra l’anima sentimentalista di mia nonna e l’azione politica concreta di mio padre. Diciamo che cerco di essere il giusto compromesso. Il mio politico ideale è quello che ha una visione del futuro del luogo che amministra e si rende disponibile sempre verso chi ne ha bisogno. E’ chi sa ascoltare senza avere la necessità di ergersi un gradino sopra gli altri. Oggi si può essere politici in questo senso anche senza ricoprire nessun incarico.

Abbiamo provato più volte senza successo, ad intervistare suo padre, Antonio Di Mauro Sindaco di Bagnoli dal 2001 al 2006. Chissà cosa pensa della grave situazione in cui versa oggi il paese. e poi : ha davvero chiuso con la politica e con i partiti a Bagnoli? saremmo onorati di conoscere il suo pensiero su questi argomenti.

Con la politica non penso, ce l’ha nel sangue. Con i partiti? Quali partiti?

Per il resto potete sempre chiedere a lui.

Giulio Tammaro

(da Fuori dalla Rete, Luglio 2019, anno XIII, n. 3)


L’ASSOCIAZIONE “GIOVANE SINISTRA – BAGNOLI IRPINO”

 

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