INTRODUZIONE – In occasione della XXIV giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la Scuola vuol portare oltre i confini delle proprie aule alcune riflessioni sul tema della legalità scaturite dall’incontro, svoltosi il 16 marzo scorso, fra gli alunni della scuola media e il maresciallo Saldutti. Sono parole semplici quelle che leggerete, incentrate sul rispetto delle regole, ma che rivelano una sensibilità che va alimentata e sostenuta. Paolo Borsellino diceva: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
La legalità è, dunque, una forma mentis innanzitutto, il risultato di un percorso educativo che conduce ad interiorizzare le regole ed in generale le leggi ed a percepirle non come limitazioni della libertà ma come strumenti per dare senso e sostanza a quella libertà.
Sempre Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.” Quel No alla mafia ed ancor prima all’illegalità, però, ha radici lontane, è il frutto di tanti piccoli passi, inciampi compresi, che conducono a questa consapevolezza: siamo parte di una società che è il risultato delle scelte di ognuno; viviamo in un territorio di una bellezza straordinaria che dobbiamo difendere; la libertà è un cammino comune.
Venticinque anni fa veniva ucciso dalla camorra Don Giuseppe Diana, primo firmatario di uno straordinario documento di denuncia e di contestuale riaffermazione di un cristianesimo militante, “Per amore del mio popolo non tacerò”. Mi piace ricordarlo con questo frammento di dialogo scolastico.
“ Prof., perché è stato ucciso Don Giuseppe Diana?”
“Per le sue parole.”
“Quali parole?”
“Quelle necessarie per la nostra dignità, quelle della ribellione della coscienza verso ogni forma di ingiustizia.”
Maria Varricchio
GLI ELABORATI DEGLI ALUNNI
La legalità
Sabato 16 Marzo 2019 noi ragazzi della Scuola Media abbiamo avuto un incontro con il Maresciallo dei Carabinieri. Con lui abbiamo trattato vari argomenti, innanzitutto cosa vuol significare avere un atteggiamento civile; quando è nato il corpo dei Carabinieri e di conseguenza abbiamo parlato anche del bullismo.
La legalità è un principio fondamentale che deve stare alla base della vita sociale per poter convivere con gli altri in modo rispettoso e dignitoso.
Per legalità si intendono le regole, le leggi che dobbiamo rispettare altrimenti il mondo sarebbe una totale confusione.
Il Preside è intervenuto spiegandoci quanto è importante rispettare le regole per un automobilista: mettere la cintura è una legge, infatti i Carabinieri possono farci la multa se non la indossiamo. La cintura è importante per la nostra vita perché in caso di incidente , con l’aprirsi dell’airbag i danni che possiamo subire sono inferiori a quelli che subiremmo senza la cintura.
Il corpo dei Carabinieri è nato nel 1814 grazie a Vittorio Emanuele I , era una novità assoluta perché nasceva un’istituzione che aveva duplice funzione : la difesa dello Stato e la tutela della sicurezza pubblica. Quando abbiamo parlato di sicurezza pubblica il Maresciallo ci ha spiegato che se assistiamo a scene di violenza o eventi pericolosi , dobbiamo rivolgerci ai Carabinieri per spiegare ciò che è accaduto , in questo modo si contribuisce al bene della nostra società.
Spesso si sente parlare di atti di bullismo, ragazzi che si impongono su altri, che vogliono prevalere o che magari approfittano della debolezza altrui o della timidezza deridendoli. Tutto questo è assurdo ed è giusto, nel caso capiti a noi, oppure se assistiamo ad atteggiamenti di questo genere, rivolgerci ad un adulto oppure ai carabinieri per denunciare l’accaduto. Solo in questo modo possiamo mettere fine ad atteggiamenti scorretti ed incivili.
Certo, standocene per i fatti nostri e non denunciando, contribuiamo soltanto a favorire questi tipi di comportamento.
La legalità è importante perché garantisce l’ordine sociale, il rispetto la libertà e la solidarietà, evitando gli abusi di potere .Solo nella società in cui è presente il rispetto delle regole è possibile vivere civilmente .Anche la scuola ci aiuta in quanto ci offre un’educazione alla legalità : il rispetto dell’ambiente in cui ci troviamo, rispetto per i professori e per quello che loro rappresentano. Abbiamo affrontato varie volte il problema bullismo e fortunatamente, devo dire che non abbiamo mai assistito ad atteggiamenti scorretti di questo tipo, nei confronti dei nostri compagni.
Secondo noi questo incontro che abbiamo avuto con il Maresciallo è stato davvero interessante perché ci aiuta a riflettere sul nostro comportamento e di conseguenza ad invogliare chi ci circonda a rispettare le regole e a comportarsi in maniera civile.
Dell’Angelo Alessandro e Nigro Giuseppe II A
L’incontro con il maresciallo
Questo sabato la scuola ha organizzato un incontro con il Maresciallo dei Carabinieri. Abbiamo parlato della funzione dell’Arma ma anche, e soprattutto, della legalità. Ha iniziato il Preside parlando dell’importanza del rispettare le regole e dell’essere buoni cittadini. Poi è intervenuto il Maresciallo che ci ha parlato dei reati e delle conseguenze che ne seguono. Abbiamo parlato dei reati minori, quelle che vengono definite bravate e ci ha spiegato che commettendole potremmo ricevere delle multe. Ci ha spiegato la funzione dei Carabinieri e grazie ad un manifesto abbiamo scoperto che i Carabinieri vennero istituiti nel 1814 dal re. Ci ha spiegato quando si danno le multe e che il loro costo dipende dalla gravità.
Ho trovato l’incontro molto interessante perché ci ha fatto affacciare in quello che è il mondo degli adulti, dove esistono numerose leggi da rispettare. Ho trovato il Maresciallo molto aperto con noi giovani, cosa che tutti avevamo già scoperto grazie alla sua disponibilità. Trovo che quello dei carabinieri sia un mestiere difficile ma allo stesso tempo potremo vederli come degli eroi che istituiscono una giustizia. Una giustizia uguale per tutte le persone. Trovo difficile il fatto di riuscire a condannare una persona cara che ha commesso un reato ma la giustizia viene prima di tutto. Per quanto riguarda le bravate ha fatto capire ad alcune persone che non servono a niente se non a quello di autodistruggersi la reputazione. In generale è stato molto interessante e illuminante l’incontro per conoscere il mondo dei Carabinieri. E il ringraziamento più grande va al Maresciallo, che con la sua disponibilità ci ha insegnato cose che non sapevamo.
Paola Trillo II B
La legalità – L’incontro…
Sabato 16/03/2019, noi alunni della scuola media di Bagnoli Irpino, abbiamo incontrato il Maresciallo dei Carabinieri che ci ha spiegato alcune cose importanti sulla legalità.
I temi affrontati…
- Il Maresciallo ci ha spiegato che la legalità è una cosa molto importante.
- Le leggi vanno rispettate da tutti i cittadini ed è giusto che chi non le rispetta venga punito.
- Fare il Carabiniere è il sogno di molte persone ma il Maresciallo ha detto che chi ha la fedina penale sporca non può fare questo mestiere, anche per il fatto che richiede molte responsabilità.
Il Carabiniere…
Il Maresciallo ci ha poi detto che la prima associazione dei carabinieri è nata nel 1814 a Torino per volere di Vittorio Emanuele I di Savoia.
Questi prendevano il nome di Carabinieri Reali e avevano i compiti sia civili sia militari.
Poi ci ha fatto vedere delle immagini raffiguranti l’abbigliamento dei primi carabinieri ed erano molto interessanti:
indossavano delle divise nere, avevano una spada legata alla vita e avevano un cappello particolare in testa.
Le mie sensazioni…
Mentre il maresciallo spiegava non mi sono annoiata. In genere mi annoio sempre quando vado a conferenze di questo tipo ma stavolta il discorso mi ha colpita perché è un argomento molto importante ed è giusto che tutti ne siano a conoscenza.
Nicastro Sabrina Alexia
I GARANTI DELLA LEGALITA’
La sicurezza dei cittadini è garantita dalle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia municipale). Hanno il compito di garantire la sicurezza pubblica, contrastare l’illegalità; inoltre svolgono anche il ruolo di polizia giudiziaria svolgendo le indagini sui reati commessi.
Il vivere civile si fonda su regole. I bambini, sin da piccoli, devono essere abituati a rispettare LE REGOLE e soprattutto l’ambiente che ci circonda.
Il maresciallo ci ha anche parlato degli incidenti stradali causati dall’uso di alcol e droga. Purtroppo i ragazzi già dai 14 anni iniziano ad assumere alcool e qualcuno fuma anche spinelli. Ciò comporta che quando sono alla guida di scooter e motorini non sempre sono in grado di rispettare le norme del codice della strada, norme che spesso anche gli adulti non rispettano. Molti ragazzi non indossano il casco e vanno in tre sui motorini. La mancanza del casco può portare, in caso di incidenti, anche a morte cerebrale. Dobbiamo ricordare sempre che il rispetto della legge ci salva la vita.
Chiara Italia Nicastro I A
LEGALITA’
Il 16 marzo, noi alunni della scuola media, siamo stati invitati nella sala docenti della scuola elementare, per discutere di alcuni argomenti importanti che ci sono stati spiegati dal Maresciallo Saldutti e anche dal Preside del nostro istituto. Appena arrivati ci siamo accomodati in silenzio pronti ad ascoltare. Devo dire che nella vita di tutti i giorni, tranne in casi particolari, non penso mai a quanto sia importante essere civile in un piccolo paese o in una grande città. Partiamo dalla parola “LEGALITA”, cosa vuol dire? Il concetto di legalità può essere visto sotto due aspetti: il primo è quello di agire nella legalità, cioè nel rispetto delle leggi vigenti, il secondo è quello di agire nel rispetto del principio di legalità secondo cui nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente previsto dalla legge come reato. I principi della legalità si apprendono dalla nascita, prima all’interno della famiglia, poi nella società. Legalità in fondo per molti vuol dire non sporcare il banco, non imbrattare i muri e tanto altro, ma è anche avere rispetto per tutto ciò che ci circonda, per tutte quelle cose che per noi hanno un’utilità, per tutte quelle cose che sono a nostra disposizione: nostre o della scuola non cambia perché se impariamo a rispettare tutto ciò che ci appartiene saremo portati a rispettare maggiormente ciò che non ci appartiene. Quando pensiamo alla legalità, ci vengono in mente il poliziotto, il carabiniere, la guardia giurata, ma è legalità anche l’uomo che paga alla cassa, in quanto sta acquistando con i suoi soldi la merce che gli serve, senza ricorrere al furto. Legalità è rispettare le leggi e il prossimo senza pretendere nulla in cambio. Se la legalità non ci fosse, la gente vivrebbe allo stato brado, dove chi è più forte regna e chi è più debole soccombe. Per questo motivo non dovremmo lamentarci delle leggi, del fatto che sono troppe, che alcune ci sembrano inutili. Senza esse non potremmo continuare a fare la vita che facciamo ora. Quindi, legalità è anche aprire gli occhi e capire che, per quanto alcune possano infastidirci, le regole sono state fatte unicamente per il nostro bene. A volte, purtroppo, ci abbandoniamo all’illegalità. Perché? Spesso si segue la massa per farsi notare, per sembrare più forti e questo spinge a commettere dei reati, o magari fare uso di droga, fumare o ancora peggio uccidere. A scuola iniziamo già a parlare di questi argomenti per capire che noi dobbiamo dipendere da noi stessi e non dagli altri. Ragionare con la propria testa e non seguire la massa è un segno di maturità.
ALESSANDRA RUSSO II A
INCONTRO COL MARESCIALLO SALDUTTI
L’ incontro col Maresciallo Saldutti e il nostro caro Dirigente, il signor Arciuolo, è stato di insegnamento per tutti noi ragazzi. Insieme abbiamo parlato di un cittadino perfetto, che è responsabile delle sue azioni e ha a cuore il proprio territorio e non solo. Dopo questo, il nostro dirigente ci ha fatto rendere conto di come era ai suoi tempi l’inquinamento e come è oggi, in questo mondo che è diventato in poche parole una discarica.
Quindi ritornando alla legalità il Maresciallo, con esempi comuni ci ha detto delle cose, per me fondamentali, che dovrebbero accompagnarci nel corso della vita. Così il Maresciallo, insieme al nostro Dirigente, ha parlato delle bravate che alla nostra età sono frequenti e raccomandandoci che fin da ora dobbiamo cercare di far crescere questo territorio e non farlo decadere, cosa che potrebbe succedere.
Credo che finora tutti noi, in televisione, abbiamo sentito parlare di questi problemi ma, almeno io, non mi ero mai reso conto che questi fossero presenti anche qui, in questo paese di montagna tranquillo. In conclusione mi sono reso conto che questi incontri sono molto importanti perché ci sensibilizzano e noi, futuri genitori, sensibilizzeremo i nostri figli al rispetto dei beni comuni e del territorio facendolo trionfare.
PELOSI FRANCESCO I A
Incontro con il Maresciallo Saldutti alla scuola elementare
Sabato 16 marzo gli alunni di tutte le classi delle scuole medie di Bagnoli Irpino, sono stati invitati presso l ’ edificio delle scuole elementari per un incontro con il Maresciallo capo dei carabinieri di Bagnoli . In questa giornata chiamata della legalità, il Maresciallo Saldutti ha fatto un resoconto di quello che fanno i rappresentanti delle forze dell’ordine . Ha iniziato a parlarci dell’Arma dei carabinieri e del suo anno di nascita che risale al 1814, mostrandoci anche una foto raffigurante la divisa originale di quel periodo. Ci ha parlato dei compiti dei carabinieri spiegando anche i casi in cui il militare deve fare uso delle armi . Rivolgendosi anche a noi ragazzi ha messo in evidenza che è molto pericoloso l’uso della droga, sia dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista mentale . Ha spiegato che offuscata dalla droga o da un consumo di alcool esagerato, una persona diventa pericolosa per se’ e per gli altri soprattutto se si mette alla guida di un’auto o di una moto . Per prevenire questo genere di incidenti i carabinieri fanno dei controlli continui con l’ alcool-test . E’ stata una giornata molto particolare ed interessante che mi è servita per conoscere molte cose che ignoravo
Mi auguro che in futuro si facciano altre giornate dedicate a queste serie problematiche.
Grazia Santoriello I A
Ringraziamenti al maresciallo dei Carabinieri
Ringrazio il maresciallo dei carabinieri per la lezioni che ci ha fatto, lui mi ha fatto capire un sacco di cose e ho capito che bisogna comportarsi bene e non bisogna farsi trasportare da altri ragazzi che vogliono infrangere le leggi perché oltre a noi i guai li passerebbero i nostri genitori ed inoltre potrebbero arrivarci multe molto alte. Il corpo dei carabinieri, ci ha spiegato il maresciallo, può utilizzare l’arma da fuoco solo se offesi da un’altra arma da fuoco. Il corpo dei carabinieri è nato nel 1814 per volere di Vittorio Emanuele ed ogni carabiniere deve fare un giuramento. Il maresciallo ci ha elencato alcuni fra i reati più comuni fra i giovani: spaccio di droga, deturpamento dell’ambiente ed altri. Noi a Bagnoli non dobbiamo preoccuparci molto perché non ci sono molti problemi come questi. Il maresciallo ritiene importantissimo parlare di legalità nelle scuole ed ha assolutamente ragione
Egregio Maresciallo, Gerardo Saldutti,
sono Aniello Giangrande, alunno in I B, della scuola secondaria di primo grado di Bagnoli Irpino , le scrivo perché voglio ringraziarla per l’ incontro che ha avuto con noi in cui ci ha parlato della legalità. Molto spesso noi ragazzi non facciamo caso a quanto sia importante vivere nella legalità. Con i miei genitori ho parlato diverse volte della responsabilità che ci vuole quando si guida. Non rispettare le regole mette in pericolo non solo noi stessi ma anche gli altri. L’ uso del casco, delle cinture, non superare i limiti di velocità, non assumere alcol o droghe, dovrebbero essere delle regole sempre rispettate.
Purtroppo, però, non tutti le accettiamo realmente ma le rispettiamo solo per paura delle multe. Al telegiornale si sentono spesso brutte notizie. Molte persone muoiono o per autisti ubriachi o drogati o che non rispettano i limiti di velocità o i segnali stradali. Mentre lei parlava, io pensavo al fatto che le persone non dovrebbero arrabbiarsi se vengono fermate ad un posto di blocco ma dovrebbero esserne felici perché c’è qualcuno che si prende cura di loro. Quando un carabiniere fa una multa è perché non è stata rispettata una regola; lui è come se fosse un papà che punisce il proprio figlio, non perché è contento di farlo ma per insegnargli cosa significa rispetto, educazione e sicurezza. Grazie per il lavoro che svolge nel nostro paese. Spero ci saranno altri incontri negli anni della scuola perché rinfrescare le informazioni non fa mai male.
Un caro saluto
Aniello Giangrande I B
Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.