Alessio Meloro: «Io precario da quattro anni spero sia la volta buona per me e per gli studenti»
Alessio Meloro, originario di Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino, laureato in materie scientifiche all’Università di Salerno, insegna all’istituto Rolando di Piazzola, in provincia di Padova. È precario da quattro anni e sarà tra quelli che parteciperà al prossimo concorsone già indetto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Da pochi mesi la Flc-Cgil di Padova, guidata da Mara Patella, l’ha nominato coordinatore del Forum dei Docenti Precari.
Professore, perché anche per lei è importante diventare docente di ruolo già dal prossimo anno scolastico 2024-2025?
«Sono quattro anni che, da supplente annuale, mi fanno girare come una trottola tra le scuole medie superiori della provincia di Padova. Ho già insegnato anche al Leonardo Da Vinci ed al Calvi. Il ruolo soddisfa sia noi docenti per quanto riguarda la stabilità giuridica anche dal punto di vista economico e sia gli studenti e le famiglie
che, con i docenti di ruolo in cattedra, possono ottenere la continuità didattica, che resta sempre un obiettivo scolastico non di poco conto».
Come si è sistemato a livello di vitto ed alloggio da quando ha dovuto lasciare la verde Irpinia?
«Ho preso casa a Cittadella assieme ad altre due colleghe. Sono costretto ad andare a scuola con la mia auto, dividendo spesso le spese per la benzina con i colleghi perché Cittadella non è ben collegata con Piazzola con i mezzi pubblici. La mia vita, poi, è anche diversa dagli altri colleghi del sud, che vivono nel Veneto. Vado a casa dei miei genitori ogni venerdì in treno e torno a Cittadella il lunedì mattina perché sabato e domenica, sempre alla sede di Fisciano dell’Università di Salerno, frequento il corso per ottenere la specializzazione per il sostegno. Spero che, una volta entrato in ruolo, finisca quanto prima questa vita di continuo stress».
Alessio Meloro fa il professore ed anche il sindacalista della Cgil. Ormai vive nel Veneto da quattro anni. Come si trova a lavorare ed a vivere a 700 chilometri da casa?
«Da queste parti mi trovo bene. Ho tanti nuovi amici. Sono impegnato anche politicamente. I posti sono belli, ma mi manca la mia bella Irpinia ed anche Napoli e Salerno, città che frequento da quando ero adolescente. Peccato che in Veneto tutto sia più caro a cominciare dai generi alimentari e dagli affitti delle abitazioni. Ma adesso, per i prossimi mesi, ho un solo, ma, importantissimo, obiettivo. Superare le tre prove previste
dal nuovo concorsone della scuola già indetto dal ministro Giuseppe Valditara».
Felice Paduano – Il Mattino di Padova
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