Alla mia Lucia
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Quando nell’opera mia
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un po’ di bellezza traspare,
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sappi allora, cara,
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che quell’opera
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è tanto tua che mia;
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forse, è più tua in verità.
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Che, ogni mia opera
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-se bella- altro non è
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che qualche palpito
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del tuo cuore,
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qualche sorriso della tua bocca,
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qualche raggio dei tuoi occhi,
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qualche accento sussurrato
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della tua voce,
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qualche vibrazione fluidica
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del tuo pensiero,
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qualche anelito occulto
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della tua anima
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intravisto, compreso,
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solidificato dalla mia arte.
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Se son tanto felice,
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quando disegno, o dipingo,
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o modello, o scolpisco,
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o scrivo, o parlo,
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o contemplo le stelle,
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o la vita, o la morte,
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o guardo gli alberi, o i fiori,
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o i monti, o i fiumi,
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o il mare, o le nubi,
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o le aquile, o le rondini
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è solo perché,
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in ogni bellezza del creato,
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in ogni riflesso di Dio
nell’Universo,
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scorgo sempre il tuo volto amato.
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Se del mio umile talento
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ogni lontana luce risplende,
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è perché ogni mia luce
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al tuo fuoco d’amore s’accende…
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E tu sola
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mi ritrovi quello che perdetti;
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tu sola
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mi dai ciò che chiesi invano!
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Onorio Ruotolo
(da Fuori dalla Rete Agosto 2023, anno XVII, n. 2)
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