Quello della Duchessa, nel comune di Borgorose (Rieti), è un lago di origine glaciale, ovvero è uno specchio d’acqua, privo di immissari, che occupa la cavità risultante dell’erosione operata da un ghiacciaio. Americo Lanciotti invece è il pastore che da anni si batte per salvare il lago dall’ estinzione.
A minacciare la sopravvivenza del piccolo specchio d’acqua sono i bovini e gli equini che nei mesi estivi stazionano nel lago. Americo da anni si batte perché venga istituita una guardia a controllo del lago per evitare che gli animali vi stazionino dopo aver bevuto, una pratica che già gli antichi avevano adottato per non sporcare l’acqua di invasi e laghetti e che si chiamava “mazza battente”. Per sollevare l’attenzione sul problema, in supporto del pastore Americo, da anni uomo simbolo della protesta, si sono realizzate diverse iniziative, due su tutte: la petizione “Io sto con Americo”, che ha raccolto oltre 71 mila firme e il flash mob “Un grande abbraccio collettivo al lago della Duchessa” ideato dagli appassionati del Cammino dei Briganti e sostenuta da tutti gli affezionati di questo luogo.
La battaglia di Americo però, non è vista da tutti di buon occhio e nel corso degli anni ha subito diverse ritorsioni, a rimetterci sono stati i suoi amati cani pastore uccisi o avvelenati. Americo salito alla ribalta delle cronache nazionali ha sempre affermato che: “Se riesco a salvare il lago a favore delle prossime generazioni posso morire serenamente, altrimenti sarò un fallito”.
Qualcosa sembra muoversi finalmente, lo scorso luglio la Regione Lazio ha stanziato 80 mila euro per realizzare due nuovi abbeveratoi per il bestiame. Quanto servirebbe al nostro lago un pastore come Americo.
Rubrica a cura di Pt39
(da Fuori dalla Rete, Maggio 2021, anno XV, n. 2)
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