Non ci sono addii per noi. Ovunque tu sia, sarai sempre nel mio cuore.
(Mahatma Gandhi)
Molto tempo dopo la loro morte, le persone che amiamo continuano a camminare in noi, come un’indescrivibile “presenza-assenza”.
Troppo spesso sentiamo dire che dopo un lutto dovremmo lasciare andare i morti e voltare pagina. Non significa nulla! Chiunque abbia vissuto un lutto lo sa.
Quando una persona cara scompare, il motore della nostra vita si ferma e la nostra psiche va in subbuglio. È impossibile passare dalla vita “con” alla vita “senza” da un giorno all’altro.
Quello è il tempo dove il lutto è molto intenso.
Con la morte, la famiglia non si distrugge, si trasforma, una parte di essa va nell’invisibile. La persona amata non c’è più, ma abbiamo ancora bisogno di essere in contatto con lei. La morte non è un’assenza, ma resta una presenza discreta.
La morte non crea una distanza infinita, ma rimuove ogni distanza. Quanti legami rinnova, quante barriere spezza, quanti muri sbriciola, quante nebbie dissipa…se lo vogliamo veramente.
Vivere è spesso lasciarsi. Morire è riunirsi.
Gino Di Capua