A 50 anni dall’apertura: “Domani sull’Altopiano del Laceno sarà inaugurata la nuova sciovia”

Il Tempo (21 febbraio 1970)

In occasione del cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione della prima seggiovia pubblichiamo un interessante articolo apparso sul quotidiano Il Tempo il 21 febbraio 1970. Il quotidiano romano celebra l’evento auspicando ottimistiche prospettive per il turismo irpino. Ringraziamo l’ing. Aniello Parenti per la gentile concessione di questo documento conservato gelosamente nel suo archivio storico personale.


Ottimistiche prospettive per il turismo della provincia Irpina

Domani sull’Altopiano del Laceno sarà inaugurata la nuova sciovia

Domenica prossima, sull’altopiano del Laceno il primo impianto di risalita – una sciovia –  costruita dalla società Giannone che recentemente ha ottenuto dal Comune di Bagnoli Irpino la concessione per realizzare sul bellissimo pianoro una serie di impianti, opere infrastrutturali, alberghi, dependance ed attrezzature sportive.

 La società Giannone è stata precisa all’appuntamento con l’impegno assunto all’atto della stipula dell’anzidetta convenzione; anzi, sarebbe stata ancora più “tempista”, se quest’anno – caso unico più che raro – anche le zone oltre i “Mille” non avessero dovuto attendere il “solito” febbraio per salutare l’avvento massimo della neve.

Abbiamo già detto che questo del Laceno è il primo impianto al servizio degli sciatori che si realizza in Irpinia. Diremo, altresì, che con la inaugurazione di tale opera, l’Irpinia compie il primo autentico passo decisivo sulla strada del turismo moderno, in una dimensione adeguata alle accresciute esigenze sia degli sciatori che della stessa società italiana, la quale non accetta più certe forme tradizionali di turismo, con colazione al sacco, lunghe sgroppate e faticose risalite a piedi, per godere di una breve discesa, neppure vertiginosa.

Giova subito mettere in evidenza che l’impianto realizzato in pochi mesi dalla società romana dell’Ing. Giannone è soltanto la prima delle quattro campate che, nella stagione 1970-’71, permetteranno allo sci campano la più completa possibilità di sfruttamento delle pendici del Cervialto che è il monte più altro della nostra provincia. Domenica prossima, quindi, è come se si mettesse la prima pietra di un costruendo edificio che, durante l’anno 1970, sarà completato quanto meno nel rustico, mentre nel 1971 si penserà anche alle rifiniture. L’avvenimento, pertanto, merita di essere sottolineato, anche se c’è alla base una punta di rammarico, per il fatto che questa prima importante realizzazione si lega al nome di un intelligente operatore romano, mentre sarebbe stato tanto più bello che avesse portato la firma di un irpino, e ciò non soltanto per mere ragioni campanilistiche.

La prospettiva turistica dell’Irpinia è una realtà ormai in marcia. La prossima primavera trasformerà tutto il Laceno in un sonante cantiere. Ed è davvero strano che mentre si sono precipitate a Bagnoli, Volturara, Montella e Serino decine di grosse società italiane, e persino qualche società francese, per investire cospicui capitali nella industria “dell’oro bianco”, gli operatori economici irpini continuano a rimanere legati come ostriche al settore della speculazione edilizia nei centri maggiori, e si rifiutano di capire che l’edilizia non offre condizioni permanenti di sviluppo e lavoro.

In ogni caso noi salutiamo con vivissima gioia l’evento in programma per domenica sul Laceno. Anche perché Bagnoli Irpino, centro “pioniere” del turismo montano nella nostra provincia, merita di vedere coronati anni di sforzi, di sacrificio e di costante impegno da un “primato” che certamente costituirà una pietra miliare nella storia dell’Irpinia.

Intanto sono già stati annunciati per domenica in coincidenza con l’inaugurazione dell’impianto di risalita i “Giochi invernali della gioventù irpina”, i quali dovranno laureare due “campioni” ed una piccola campionessa provinciale, dello sci irpino.

Il Tempo, 21 febbraio 1970

(da Fuori dalla Rete, Marzo 2020, anno XIV, n. 1)

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