Si rinnova a Laceno il rito della tosatura delle pecore, un tradizionale appuntamento di primavera, che quest’anno, a causa delle persistenti piogge la “stagione” ha preso il via con ritardo.
Fra tradizione e modernità, “carusare” le pecore è un rito, quasi magico che permette di capire valori e tradizioni della cultura irpina e rappresenta un momento particolarmente importante nell’annata pastorale, un rito laico che si ripete e rinnova ogni anno.
Si ripete, nel principio di reciprocità, ovvero nell’aiutarsi reciprocamente fra pastori nella tosatura delle greggi, una cortesia che permette di svolgere il lavoro in tempi brevi, avvalendosi di mani esperte, si ripete nella scelta del luogo per la tosatura, nel lavoro da organizzare.
Si rinnova, nei metodi di lavorazione subendo inevitabilmente l’evolversi del genere umano. E se un tempo il metodo tradizionale prevedeva l’uso di cesoie o forbici da tosatura oggi si preferisce impiegare delle frese elettriche, per accelerare il lavoro di taglio e ridurre al minimo i rischi di ferite e lesioni per l’animale.
La tosatura è necessaria e importante perché nella stagione estiva, il vello divenuto ormai troppo lungo potrebbe essere d’intralcio per l’animale, poiché impigliandosi nei cespugli, potrebbe riempirsi di spine causando pericolose ferite.
Il pastore guida le operazioni della tosatura con particolare attenzione. Con occhio attento ed esperto segue gli uomini addetti al lavoro mentre rimuovono il vello, mentre affilano e oleano gli arnesi per il taglio e provvede personalmente ad apporre il collare con il campanaccio, tolto prima della tosatura, ad ognuna delle sue pecore. Il ruolo delle donne nel rito della tosatura è come sempre fondamentale, un tempo provvedevano alla raccolta della lana utilizzata per preparare il corredo della sposa, la lana era infatti utilizzata sia per riempire cuscini e materassi, sia, dopo un’attenta lavorazione di lavaggio, asciugatura, cardatura e pettinatura, per essere utilizzata per la realizzazione di indumenti e biancheria per la casa, oggi aiutano i pastori ad organizzare il lavoro e provvedono alla preparazione del pranzo da consumare tutti insieme alla fine della giornata.
Giulio Tammaro