La presa di coscienza che Laceno non è un semplice altopiano, un lago per escursioni domenicali, una località turistica invernale o un sito speleologico, potrebbe far sì che il posto richieda un pedaggio, un ticket seppure simbolico.
Si pagano prezzi non irrilevanti presso le grotte o parchi a gestione comunale o per conto di vari enti corredati da sovrapprezzi di pacchetti turistici e di ristorazione convenzionati; per una, sola, tipica attrazione.
Perché dunque un sito, dotato anche di orto botanico e tante specialità, che vanno dai prodotti della terra alle naturali predisposizioni per differenti discipline sportive, di nicchia e popolari, non dovrebbe pretendere un biglietto ai visitatori?
Anche all’estero, dal parco dello Yellowstone a quello della foresta di Sherwood migliaia di turisti ogni giorno tengono in naturale conto la spesa per un ticket del quale mai nessuno si sia mai lamentato, anzi tornano a casa conservando quel biglietto come fosse il miglior souvenir.
Antonio Cortese