Aria di crisi al Comune di Bagnoli Irpino, la maggioranza divisa diserta la giunta per ben tre volte negli ultimi dieci giorni. Intanto la minoranza consiliare inspiegabilmente tace.
Uno “tsunami” in corso al Comune di Bagnoli Irpino, la maggioranza divisa e litigiosa diserta la giunta per ben tre volte negli ultimi dieci giorni. Le voci di possibili dimissioni in massa si rincorrono da giorni per il paese. Intanto la minoranza consiliare inspiegabilmente tace.
Delle crescenti tensioni ed incomprensioni nella maggioranza è storia nota, della giunta andata deserta per ben tre volte fra il 9 e il 16 gennaio, formalmente per mancanza del numero legale, ci informa Mimmo Nigro nel suo editoriale apparso ieri sul sito dell’associazione Palazzo Tenta 39. Quale sia invece la causa che ha scatenato la crisi, ancora non è dato saperlo.
L’unica certezza in tutta questa vicenda è un desolante silenzio proveniente dai lidi della (delle?) minoranza(e). A dir la verità in questi quasi due anni in cui siedono fra i banchi dell’opposizione non è che abbiano fatto molto, in pratica si sono limitati a partecipare ai consigli comunali, facendo, alcuni di loro, in più occasione addirittura scena muta.
Eppure in questa delicata e controversa fase caratterizzata da mille interrogativi e da poche risposte, Bagnoli non può restare priva di una opposizione, di una minoranza che rappresenti un pensiero per così dire “diverso”, che sappia raccontarci le vicende di questo paese da un’angolatura e prospettiva che non sia quella di chi ci amministra. La minoranza in quanto tale dovrebbe costantemente informare i cittadini su quello che accade al Municipio, su questa querelle che non produce altro risultato se non quello di fermare la macchina amministrativa. È loro dovere informare la cittadinanza, chiedere a nome di tutti i cittadini chiarimenti sull’accaduto. Invece assistiamo al silenzio totale.
Quali sono i motivi di questa scelta? Che interessi ha la minoranza a non dire una parola su questa vicenda? Perché non si muovono? C’è qualcosa che non sappiamo? Ambiscono davvero come si mugugna in paese a sostituire in parte l’attuale giunta? A tal proposito, voci molto accreditate e attendibili riferiscono di contatti a più riprese tra alcuni componenti della minoranza ed “eminenze grigie” della maggioranza abituate da decenni a muoversi nel torbido di queste situazioni. Si sta davvero organizzando il famigerato ribaltone o come sarebbe più giusto definirlo, “il salto sul carro del vincitore”? Sulla scelta di stare in silenzio sta incidendo anche l’imminente campagna elettorale per le elezioni regionali?
Gli interrogativi sono davvero tanti. L’unica certezza in tutta questa triste storia è che mentre vanno in scena i giochi di palazzo, le scaramucce, le finte liti, chi ci rimette davvero è come al solito il paese e la sua immagine che, agli occhi dei più, è diventata oramai come quella di una nobile isterica e decaduta.
Giulio Tammaro