Accordo di vicinato, tra i 19 Comuni aderenti c’è anche Bagnoli

Rassegna stampa

Un progetto sperimentale, il primo in Campania per prevenire i furti con la collaborazione attiva dei cittadini. Presenti i massimi vertici delle forze dell’ordine della Provincia di Avellino insieme al Sottosegretario di Stato agli interni Carlo Sibilia. Il protocollo si pone l’obiettivo di realizzare sul campo il concetto della sicurezza partecipata, coinvolgendo sindaci, polizia municipale e cittadini, agendo sul fronte della prevenzione dei furti e non solo sulla loro repressione. Il comandante dei vigili di ogni comune assumerà il ruolo di coordinatore, raccogliendo le segnalazioni che arrivano dai cittadini su movimenti sospetti opresenze insolite. Il coordinatore girerà poi le segnalazioni alle forze dell’ordine. Si tratta di un modello che ha già funzionato altrove riducendo sensibilmente il numero dei reati predatori.

Residenti di piccoli e grandi comuni che diventano sentinelle attive sul territorio, per fornire indicazioni utili alle forze dell’ordine per bloccare le bande dei ladri che stanno seminando il terrore in tutta la Provincia. In questo si sostanziano gli accordi di vicinato sottoscritti dalla prefettura di Avellino con i primi 19 comuni della provincia a cominciare dal capoluogo. Tutti attraverso un gruppo whatsapp che avrà come coordinatore il comandante della polizia municipale di ogni singolo comune a cui si potrà segnalare situazioni sospette nei pressi di abitazioni .

Un sistema efficace per prevenire anche il rischio delle truffe agli anziani. Diciannove sindaco quelli che stamane si sono ritrovati a palazzo di Governo per siglare gli accordi di vicinato. “Ma si tratta solo dei primi – spiega il prefetto Tirone -. Si tratta di un inizio, puntiamo a coinvolgere più amministrazioni. Sono strumenti efficaci per innalzare il livello di controllo del territorio”.

Tra i sindaci presenti quello di Gesualdo, il comune preso letteralmente d’assalto dai ladri nelle scorse settimane. «Come sindaco e confrontandomi con la mia amministrazione avevamo pensato di ingaggiare anche della vigilanza privata, un sistemo di guardiania per poter presidiare il nostro paese. Ora grazie all’accordo ci auguriamo di riuscire a tenere ogni zona del paese maggiormente sotto controllo.Un’escalation di furti che ha seminato il panico tra la popolazione. In una recente assemblea popolare l’accordo di vicinato era stato uno degli strumenti ipotizzati per combattere il fenomeno.

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Diciannove sindaci sottoscrivono l’accordo per il controllo di vicinato con il prefetto di Avellino

Ieri la firma del protocollo d’intesa alla presenza del sottosegretario all’Interno Sibilia

È stato firmato ieri, nel Salone degli Specchi della Prefettura di Avellino, alla presenza del Sottosegretario all’Interno, Dep. Carlo Sibilia, il Protocollo d’Intesa sul “Controllo di vicinato” tra il Prefetto di Avellino e diciannove Comuni della Provincia.

Il Protocollo è finalizzato ad attuare, nell’ambito del sistema di sicurezza integrata e partecipata, una proficua collaborazione tra le Forze di Polizia, le amministrazioni comunali ed i cittadini, mettendo a fattor comune la conoscenza del territorio e le reciproche informazioni, in una prospettiva di accrescimento della partecipazione civica alla gestione collaborativa della sicurezza, con funzione di deterrenza della criminalità comune, ed in particolar modo, dei reati predatori.

Il Prefetto di Avellino, Maria Tirone, nell’intervento introduttivo, riconfermando il constante impegno del Ministero dell’Interno, testimoniato dalla presenza del Sottosegretario di Stato, nel garantire sempre maggiore sicurezza alle comunità, ha illustrato la genesi del progetto, ed i primi esempi realizzati nel nord del Paese, per poi elencarne i principi fondanti: collaborazione tra cittadini e Forze di Polizia, analisi del territorio, ricalibrazione della percezione d’insicurezza, spesso distonica rispetto al reale tasso di delittuosità. L’accordo prevede un preciso protocollo di iniziative ed interventi volti a velocizzare le comunicazioni e le segnalazioni, nonché ad incentivare e migliorare (attraverso la formazione) le prassi di osservazione del territorio, anche mediante l’uso degli strumenti digitali. I cittadini sono chiamati a collaborare, rafforzando la coesione sociale dei territori, in un perimetro di attività ben delineate e coordinate in loco dalla Polizia municipale e dalle forze di polizia ed a livello provinciale dalla Prefettura, al fine di scongiurare rischi per l’incolumità individuale.

Il Questore di Avellino, Luigi Botte, ha illustrato come i cambiamenti sociali e tecnologici abbiano modificato anche i contesti di vita e di relazione, nonché quelli sociali, riferibili anche a variabili economiche, oltre che etniche e/o religiose. Il ‘bene’ sicurezza è prodotto dall’intera comunità e non è monopolio delle Forze di Polizia. Il Protocollo d’intesa fonde i concetti di sicurezza primaria e sicurezza integrata, evitando palingenetiche soluzioni individuali, oltremodo rischiose. Il territorio diventa, attraverso il Protocollo d’intesa, un campo operativo per tutti, non più visto solo come area da vigilare.

Il Comandante provinciale dei Carabinieri, Massimo Cagnazzo, ha sottolineato l’importanza operativa dell’accordo, perché la sicurezza partecipata garantisce forme di prevenzione, come pure di previsione dei delitti. Alle azioni individuali di tutela del patrimonio, grazie all’intesa con i Sindaci ed i Comandi di Polizia Municipale, i cittadini – mediante operatori formati allo scopo – affiancheranno le Forze di Polizia nell’osservazione del territorio, riducendo la percezione di isolamento nella gestione della sicurezza.

L’intervento del Rappresentante della Guardia di Finanza ha fatto leva sul senso civico dei cittadini da esplicarsi anche nel contrasto alle distorsioni fiscali. È noto come le sempre più ampie sacche di povertà incentivino i reati, sia predatori che tributari. Le Forze di Polizia ed i cittadini non sono categorie contrapposte, bensì agenti collaborativi per la sicurezza, che è bene comune.

Il Commissario straordinario del Comune di Avellino Giuseppe Priolo primo firmatario del Protocollo, ha sottolineato il valore della sinergia istituzionale, nonché il senso di squadra, che l’intesa sancisce e rende operativa ed ha fatto riferimento al ruolo che il protocollo assegna alla Polizia Municipale, che diventa importante snodo per veicolare corrette segnalazioni alle Forze dell’ordine. In Italia, il controllo territoriale è efficace, tuttavia la sicurezza partecipata è un accrescimento per l’intera comunità urbana.

Nell’intervento conclusivo, il Sottosegretario, Carlo Sibilia, nel plaudire alla solerzia della Prefettura per l’iniziativa odierna, ha ringraziato per la presenza gli Amministratori locali, si è dichiarato orgoglioso della sperimentazione in Campania del protocollo ed in particolare per l’avvio nella provincia di Avellino della prima applicazione. Il protocollo – ha affermato – abbatte gli isolamenti individuali e, restituendo ai cittadini una fetta di responsabilità, aiuta la ricostruzione della comunità. Il protocollo, con la sua rete capillare di scambio informativo e conoscitivo, tra Forze dell’ordine ed abitanti, diventa collante per la comunità. Il nuovo principio di sicurezza, ha concluso, è rappresentato da comunità, coesione e collaborazione.

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