Ad Ampezzo il bosco diventa fatato

Rubrica Altrimondi - Fuori dalla Rete
Ad Ampezzo il bosco diventa fatato

Per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito, unico e memorabile, Ampezzo in provincia di Udine, potrebbe essere un’ ottima destinazione. Nei pressi del borgo alle falde delle alpi carniche, è stato realizzato un Giardino botanico esperienziale in un’area naturale vasta 5 ettari, all’interno della quale convivono differenti ecosistemi.

Lumina Milia, questo il nome del giardino botanico  offre ai suoi visitatori un inedito percorso naturalistico notturno, con l’obiettivo dell’osservazione del bosco di notte.  La finalità del progetto è quella di  approcciare alla conoscenza della Natura secondo un metodo esperienziale. Appena la luce lascia spazio all’oscurità, il bosco cambia aspetto, perché viene meno il senso più usato: la vista. Il visitatore può vivere esperienze particolari, combinando le dinamiche naturali con emozioni e sensazioni. Il bosco  si rivela con tutti i suoi segreti notturni, stimolando un’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale, amplificata dalla notte con i suoi colori, suoni e profumi. Le tenebre, avvolgono la realtà e la poca luce rimanente dà spazio all’immaginazione.

Accompagnati dai versi dei molti animali notturni, si giunge sino ai margini del torrente Teria che, secondo  la leggenda, è abitato da Sbilfs  e  Aganis (esseri fatati  della   tradizione carnica-friulana abitanti dei boschi e dei corsi d’acqua).  Il sentiero ad anello si completa in circa un’ora e venti minuti dopo aver percorso 1,5 km, superato 100 metri di dislivello, 140 scaloni e differenti ecosistemi: la faggeta, il bosco misto, il bosco ripariale, il torrente e il prato. Il percorso è illuminato da 15.000 mini-led e 180 fari di differente colorazione, tali da rendere l’atmosfera “magica” in tutto il percorso. Un’ esperienza unica che si potrebbe riproporre nei nostri boschi. Perché non pensarci? GT

(da Fuori dalla Rete novembre 2024, anno XVIII, n. 3)

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