Addio… Bagnoli

di Gino Di Capua
Durante una veduta mattutina del mio Bagnoli, su, da quel balcone a la Torre, ospite dei miei cognati Autilio e Nella, resto stupito dal panorama e dal silenzio interrotto solo dal cinguettio degli uccelli… Sento il profumo di terra fertile e ricca.
Il sole mi offre quel tepore quasi caldo per celebrare la mia presenza. Amo Bagnoli.
Al mio prossimo ritorno, se i miei cognati lo permettono, mi sintonizzerò sulla frequenza “bellezza” e sono sicuro che non rimarrò deluso.Con un po’ del senno di poi mi dico che potrei vedere cose così belle anche a Ginevra, ma in quel luogo non sono collegato sulla frequenza  “NOSTALGIA” per vedere tutto ciò che mi rende felice.

 

∗∗∗∗∗

 

Addio…Bagnoli 

 

Almeno notare il riflesso della mia lacrima mentre mi allontano da te.

 

Io chiedevo solo di restare… ancora un po’.

 

Rimirare ancora qualche giorno il panorama del Laceno…

 

Dei suoi monti, di quel piccolo e calmo specchio d’acqua.

 

E al ritorno, fermarsi a contemplare le ultime carezze del sole sul nostro Bagnoli.

 

È difficile dirsi addio… quando non si vuol partire.

 

È terribile voler dimenticare quei luoghi per tornare sereno.

 

Almeno il tempo della lontananza.

 

Tutto inutile, ormai…

 

Bagnoli, voglio tornare ancora.

 

Gino Di Capua
addiobagnoliGino Di Capuapaese d'originepoesia