Approdato in Consiglio comunale l’iter progettuale dell’Amministrazione comunale, per quanto riguarda il finanziamento Seggiovie del Laceno: l’ultima assemblea consiliare aveva votato e preso atto della delibera regionale riguardante il finanziamento di 12 milioni della Regione per gli impianti di risalita del Laceno. Da allora ad oggi la situazione è in attesa di tutte le procedure che devono essere messe in campo in questi casi.
In occasione di quel Consiglio comunale il vice sindaco Rino Ferrante aveva dichiarato: “Obiettivo raggiunto ma non si tratta di traguardo. Un percorso iniziato undici anni fa e vogliamo comunque ringraziare chi ci ha preceduto. Ora dobbiamo unirci tutti perché dobbiamo capire cosa abbiamo avanti. Insieme alla minoranza se serve, anche perché ci aspettano momenti non semplici e dobbiamo collaborare. Ce la stiamo mettendo tutta , ma questo non è più il tempo delle divisioni. Mai come ora, servono il confronto, l’unità di intenti”.
Sulla linea dell’unità di intenti si è sempre schierato il presidente provinciale di Federalberghi, ed ex presidente del Consorzio Bagnoli-Laceno, Gerardo Stabile che oggi al Quotidiano del Sud continua a dire, come ha fatto in altre occasioni: “Il Laceno è un argomento che tocca e riguarda tutti noi, non solo la provincia di Avellino, anche la Campania e poi la vicina Puglia, da sempre nostro fruitore. Diciamo che per il Laceno si nutre un amore profondo da parte di tutti, e tutti vorremmo vederlo rinascere. Questa opportunità che ci viene offerta può rappresentare una nuova sfida, dobbiamo dunque metterci in corsa, e dare una lettura nuova, di studi ne sono stati elaborati tantissimi. L’importante è crederci, come è sempre stato. Abbiamo riscoperto, nostro malgrado, che cosa sia la desertificazione, con la partenza dei giovani che lasciano la loro terra, abbiamo visto come la microeconomia legata alla raccolta dei frutti del sottobosco non sia più florida come un tempo, lasciando queste bellissime montagne senza fruitori. Il momento è difficile, per questo bisogna aggregarsi, non isolarsi, mettere da parte le individualità, stare insieme, per capacità e per passione”.
Questo il reiterato appello di Federalberghi., mentre si cerca in piccolo, di tenere viva la forza dell’altopiano del Laceno, attraverso iniziative che possano riuscire ad attrarre le persone e tenere saldo il legame con quanti amano immergersi nella natura. Il salto di qualità, il Laceno 2.0, però, deve ancora arrivare.
Il Quotidiano del Sud
(foto di copertina di Martin Di Lucia)