Tante le dediche gli auguri e le foto postate oggi sui social per la festa della mamma. Non c’è niente da fare, siamo tutti “mammaruli”. Ci ha colpito in positivo, più di tutte, quella del bagnolese Giovanni Labbiento, da Laval in Canada. Una dedica tenerissima, colma d’amore affetto e attenzioni per l’anziana e ammalata mamma Vincenzina Infante (*). È lo spunto, questo, per fare gli auguri a tutte le mamme del mondo.
A mia madre
Un pensiero in questo giorno a chi non solamente ha dovuto portare enormi pesi in testa da giovinetta,ma che, sia pure immobile nel suo letto della RSA Eden di Laval, continua ad essere obbligata dalla “Sciòrta Sua” a continuare a portare sulle sue fragili, deboli spalle un’enorme e pesante croce, una croce fatta di tutti i pesi portati fino ad ora nella sua vita!
Che gli auguri di sereni ricordi di tutta una vita ti siano vicini in questa tua Via Crucis quotidiana in quel letto della Residence Eden de Laval!
Sereno e pacifico giorno oggi e domani!
Giovanni Labbiento (Laval, Canada)
(*) Vincenzina Infante, vedova Labbiento (alias ‘Nzina r’ Muscédda, figlia di Matalèna r’ Muscédda). Classe 1927, orfani di padre con la famiglia lavorò nei campicelli dei genitori e da giovinetta con la ditta Mattioli nel deposito vicino alla Stazione FFSS di Bagnoli. Vedova bianca (suo marito Aniello Labbiento come tanti giovani bagnolesi emigrarono in Venezuela negli anni ’50), aspettò il ritorno del marito nel 1964 e con la famiglia andó a Salerno in portineria. Dal 1969 emigró con la famiglia definitivamente in Canada, dove ella lavorò sodo per una casa e per l’educazione dei figli! Ora, anche a causa del diabete, giace paralizzata nella RSA L’Eden de Laval, portando la sua croce in silenzio e chiamando la sua “Mamma” affinché venga a liberarla.