Il professionista bagnolese rompe gli indugi e prepara la corsa per le prossime elezioni amministrative a capo di un progetto civico.
E’ un estate calda, quella bagnolese, non soltanto per le temperature fuori dalla media stagionale, ma anche per l’imminente inizio della competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, dopo la fine anticipata del mandato di Teresa Di Capua.
Il prossimo 4 settembre scade il termine ultimo per la presentazione delle liste, poi si entrerà nel vivo della campagna elettorale. Intanto in paese gli animi sono già caldi e nonostante le feste agostane proseguono gli incontri fra i vari gruppi politici. Sebbene la data sia prossima ancora niente è definito e come sempre accade a Bagnoli tutto si deciderà nelle ultime ore.
Prova a scardinare questa tipica usanza bagnolese il commercialista Dario Di Mauro il quale, dopo una lunga riflessione, ci segnala di aver rotto definitivamente gli indugi e si prepara a scendere in campo a capo di una lista a forte connotazione civica.
Il nome del professionista irpino, quale aspirante primo cittadino, circolava già da tempo in paese, ma non era stato ufficializzato prima, in virtù del lavoro di aggregazione che lo stesso Di Mauro ha provato a fare con altri gruppi politici presenti a Bagnoli, cercando una sintesi che potesse dare vita ad un progetto unitario, mai come oggi necessario per la rinascita del paese dopo un decennio di battaglie, spesso anche a carattere personale.
Fallito l’esperimento, Dario Di Mauro proverà a conquistare la fascia tricolore con un progetto tutto suo, a forte vocazione civica. Lo riferisce alla nostra redazione il diretto interessato che aggiunge: “La scelta non è frutto di una demonizzazione dei partiti bensì della volontà di riannodare un legame diretto e di fiducia con i cittadini e in virtù di questo sarà forte al nostro interno la presenza di personalità provenienti dal mondo dell’associazionismo e della società civile. Le ragioni della scelta partono dall’ esigenza di voltare pagina, di andare oltre i personalismi e le divisioni che hanno lacerato il paese e di dare a Bagnoli quella svolta necessaria e da tempo richiesta a gran voce dai suoi cittadini”.