Crisi a Bagnoli, pressing della minoranza sul Laceno.
La tensione per gli equilibri in Comune continua a crescere. Le opposizioni chiedono la convocazione di un consiglio comunale dopo la crisi di inizio anno, a seguito delle tre sedute di giunta andate praticamente deserte. E ancora una volta, nella storia recente di Bagnoli Irpino, le vicende amministrative restano legate agli impianti sciistici del Laceno.
Si, perché i consiglieri chiedono alla sindaca Teresa Di Capua anche dei chiarimenti sullo sblocco dei fondi, su quei 12 milioni previsti dalla Regione e che arriveranno solo dopo una dettagliata documentazione da parte del Comune.
Una vicenda che a leggere la nota della minoranza, spedita anche al Prefetto, sarebbe sempre da sbrogliare. Tuttavia c’è un appuntamento importante proprio domani. Nusco, ore 10,30. SI riunisce l’assemblea del Progetto Pilota Alta Irpinia. Soltanto un argomento all’ordine del giorno: le seggiovie del Laceno. Momento cruciale per Bagnoli Irpino, con un occhio alle azioni di fine mandato del governatore Vincenzo De Luca.
Tornando a Bagnoli, la lettera è stata firmata dalla consigliera indipendente Giuseppina DI Crescenzo e da Maria Vivolo insieme a tutti gli altri consiglieri di minoranza: Domenico Frasca, Roberto Vivolo, Margherita Dell’Angelo.
«SI chiede verità sulle ragioni della crisi della maggioranza e dello stallo amministrativo in cui versa il Comune di Bagnoli Irpino», si legge. «Verità sulle sedute andate deserte. E sul contenuto delle sedute».
Le opposizioni citano una nota dello scorso ottobre. La società che gestiva gli impianti fermi avevano reso noto che l’area d’intervento del progetto annovera aree di proprietà esclusiva della stessa società per la quale sarebbero necessarie azioni espropriative che comporterebbero oneri attualmente non previsti nell’ambito delle somme a disposizione. E allora nella missiva della minoranza si precisa: «Il sindaco deve dire, previa esibizione di tutta la documentazione finora espletata, a che punto è l’iter necessario per l’erogazione del finanziamento per la realizzazione degli impianti specifici e per la sostituzione degli impianti funiviari».
Sempre da Bagnoli l’intervento di Ernesto Di Mauro, presidente dell’associazione politica Giovane Sinistra. «Si porti a casa il risultato del finanziamento del Laceno, su cui si lavora da venti anni, con alti e bassi. Questa deve essere l’unica prerogativa. Noi abbiamo chiesto delucidazioni su questa crisi pubblicamente, perché pubblica è stata resa da chi amministra. E non abbiamo ancora capito il perché di questa crisi – attacca – Sarebbe molto irritante per i bagnolesi, dopo aver visto uno spiraglio con la delibera regionale sulle seggiovie, sapere che il lavoro non va avanti per empasse tra amministratori. Se le due componenti di questa amministrazione non si amano più, si possono pure lasciare. Ma si porti prima a casa il risultato».
Giulio D’Andrea (Il Mattino)