Ci sono pervenute in questi giorni diverse segnalazioni di discariche a cielo aperto in varie zone di Bagnoli Irpino e del Laceno: da località Fieste all’Acernese, dalla ex strada statale 368 che da Bagnoli porta a Laceno (in prossimità del sentiero che conduce alla Grotta di San Pantaleone) alla strada provinciale 147 Bagnoli-Acerno, fino a Santa Maddalena (già in passato risanata) e località Crisci.
Tutti luoghi già segnalati e noti alle autorità competenti che dovranno, purtroppo, e con notevole dispendio di tempo e risorse finanziarie, provvedere alla loro bonifica.
Siamo nel ventunesimo secolo, epoca nella quale il servizio di raccolta differenziata viene svolto porta a porta, dove l’Ente Comune è sempre disponibile e pronto a ritirare in prossimità delle nostre abitazioni i rifiuti “ingombranti”. Perché allora continuare ostinatamente, scientemente, a deturpare ed inquinare il nostro, il loro, territorio?
Inqualificabili!
Sembra una gara senza fine, impari, condotta con le armi non convenzionali della stupidità e arretratezza culturale. A soccombere, e questo fa ancora più rabbia, è il paese, la sua immagine, la stragrande maggioranza dei suoi cittadini, quella rispettosa delle regole, che ha grande sensibilità per le questioni ambientali e amore per le bellezze del proprio territorio.
L’associazione Pt39 ritiene che questa deprecabile “pratica” vada segnalata e denunciata. E lo fa non per denigrare il proprio paese, i propri concittadini, o l’amministrazione comunale pro tempore. Lo fa con la speranza che quelle poche menti bacate possano ravvedersi, provare vergogna, avere un sussulto di lucidità di fronte a cotanto penoso spettacolo; e nello stesso tempo vuol far crescere l’indignazione nella comunità, invitando ciascuno di noi a farsi sentinella, denunciando senza esitazione chi viene colto in flagranza di reato. Perché di reato si tratta e della peggiore specie.
Mimmo Nigro
A seguire le foto inviateci di recente da Fulvio Di Capua, presidente dell’associazione Corpo Forestale Volontario di Bagnoli Irpino, e da Rino Salvatore Figliuolo di Montella.