Nella seduta dell’ultimo Consiglio comunale, indetta per il due aprile in prima convocazione e il sei aprile in seconda, i tre assessori della maggioranza, Rino Ferrante, Maria Varriccho e Michela Di Capua, che già in passato avevano mostrato segni di inquietudine e insofferenza, non si sono presentati.
La prima assise, quella di venerdì due aprile, è andata deserta per mancanza del numero legale, in quanto anche i consiglieri di minoranza, vista la situazione che si era determinata, hanno deciso di non partecipare.
La seconda convocazione, quella di martedì sei aprile, è andata invece a buon fine con la sola partecipazione del sindaco e di quattro consiglieri di maggioranza. Erano invece ancora assenti i tre assessori cosiddetti “demitiani”. Non hanno deliberatamente partecipato, anche in quella circostanza, i consiglieri di minoranza.
Al momento non sono ancora state chiarite le ragioni di questa “misteriosa” defezione. Quel che un po’ tutti in paese sanno è che ad un incontro di giovedì primo aprile presso il Municipio, al quale erano presenti, oltre a tutti i componenti della Giunta, anche gli avvocati Aniello Chieffo e Vincenzo Barrasso e il signor Carmelo Ventura, su uno specifico argomento oggetto di discussione la tensione tra le parti è salita alle stelle. È lì che, probabilmente, si è consumata la “rottura” formalizzata poi con la mancata partecipazione dei tre assessori al Consiglio comunale convocato per il giorno dopo.
Inoltre, sempre da indiscrezioni, è stata di recente notificata ai consiglieri di minoranza una denuncia-querela per diffamazione a firma del sindaco Di Capua e dall’Assessore al Bilancio Di GIovanni. L’episodio “incriminato”, quello che ha di fatto segnato a Bagnoli il passaggio dalla lotta politica sul territorio alle battaglie e schermaglie nelle aule giudiziarie, è stato il manifesto politico del 27 aprile 2020 pubblicato su Pt39 e nel quale le minoranze denunciavano l’inadeguatezza e l’approssimazione dell’operato del Sindaco Di Capua.
I cittadini di Bagnoli, sconcertati e delusi per tutto quanto sta accadendo, chiedono, oggi più che mai, chiarezza, vogliono sapere cosa sta nuovamente succedendo tra gli scranni più alti del Comune, quali le ragioni di cotanta divisione e contrapposizione.
Mimmo Nigro