A margine della riunione dei sindaci dell’Area Pilota Alta Irpinia, tenutasi a Nusco mercoledì 29 gennaio ed interamente dedicata al Laceno, il vice sindaco di Bagnoli Rino Ferrante ha rilasciato al network Avellino.zon.it una breve intervista nella quale ha manifestato entusiasmo per i progetti in cantiere e “derubricato” la crisi delle ultime settimane al Comune a normale dialettica interna all’amministrazione.
Com’è andato l’incontro con i sindaci del Progetto Pilota e con l’Università?
Innanzitutto provo una grande soddisfazione. Le iniziative avviate sono state possibili anche grazie alla collaborazione del Comune di Bagnoli Irpino, iniziata un anno e mezzo fa. Stiamo cominciando a raccogliere i primi frutti. Oggi ascolteremo la presentazione delle prime 3 delle 18 tesi che verranno fatte sul Laceno. Il tema è: “Come riabitare il Laceno e come immaginare il Laceno come polo strategico e come polo di riferimento per un’intera area”.
SI allarga quindi l’orizzonte?
È un discorso molto, molto, più ampio rispetto a Laceno e considera innanzitutto la baricentricità che Laceno ha rispetto alle aree interne. Ovviamente si parla di Laceno a trecentosessanta gradi: dagli impianti di risalita, alla destagionalizzazione di tutto, alla zootecnia e al recupero di tutta quanta l’area. L’Univiersità ci sta dando una grossa mano, in quanto noi avremo dei risultati e dei contenuti sui quali poter riflettere e avviare un ragionamento comune.
E la crisi di queste ultime settimane al Comune di Bagnoli Irpino?
Terrei a chiarire innanzitutto che, dal mio punto di vista, la crisi non c’è mai stata. C’è stato e c’è un dibattito interno. Ovviamente, amministrare insieme significa anche esporre le varie idee che, spesso, non sono convergenti con il resto della squadra. Peró cerchiamo comunque di andare avanti. Dobbiamo andare avanti! Abbiamo delle scelte, dei passaggi importanti, da avviare.
Intervista video a cura di GIovanni Nigro (Avellino.zon.it)
