La Seconda Guerra Mondiale, voluta da un pazzoide tedesco e da una testa lucida (solo all’esterno…) italiana, provocò nel mondo quasi 70 milioni di morti. In Italia furono coinvolte 3 milioni e mezzo di persone e quasi cinquecentomila di esse morirono.
Una follia assoluta.
Il Papa ha detto, una decina di giorni fa, che “La guerra è la madre di tutte le povertà”. E’ proprio così. Si potrebbe aggiungere che è anche la madre delle peggiori nefandezze che l’uomo è capace di compiere.
Perché si fanno le guerre? Chi le vuole e chi, invece, le fa veramente? Chi imbraccia materialmente i fucili o i mitra? Quali tracce lascia, la guerra, nel corpo e nella mente di chi la fa? E quale ferita nasce nella testa di chi ha un familiare al fronte? E poi, finita la guerra, quelli che l’hanno fatta sono ancora capaci di raccontare la loro esperienza?
Anche a queste domande, che gli avvenimenti degli ultimi due anni hanno reso di nuovo attuali persino da noi, vogliamo rispondere con la presentazione del libro “Internati militari italiani (testimonianze dei prigionieri di Nusco)” di Filomena Marino, organizzata per Giovedì 30 Novembre, alle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Comune.
Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare.
Circolo “E. Frasca” Idee per la sinistra