In questo numero di Fuori dalla Rete vi proponiamo tre ritagli di giornale apparsi sul quotidiano La Stampa. Il primo è datato 5 gennaio 1897 e il principale quotidiano di Torino riporta la notizia di una rivolta a Bagnoli a seguito delle nuove tariffe del focatico. Il focatico era l’imposta diretta riscossa per famiglia in base ai componenti del nucleo familiare. La popolazione di Bagnoli prese d’assalto il Municipio a colpi di sassate. Non ci sono a riguardo notizie sugli sviluppi della vicenda ma probabilmente si risolse in un nulla di fatto.
Il secondo articolo, datato 26 marzo 1932, ripota la notizia dell’arrossamento della Sacra Spina conservata presso la chiesa di San Domenico. Nell’articolo ci sono alcune imprecisioni riguardo la presenza dei domenicani a Bagnoli nel 1932, l’articolo però conferma l’arrossamento della Sacra Spina bagnolese quando il Venerdì Santo coincide con l’Annunciazione del Signore (25 marzo). L’ultimo arrossamento si è verificato il 25 marzo 2016, come dimostrano le foto esposte in chiesa.
L’ ultimo articolo, invece, riporta la notizia della visita del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat al Lanificio Gatti. La prima carica dello Stato accompagnato dal proprietario, il Cavaliere Giuseppe Gatti, visitò lo stabilimento che produce-va filati e si intrattenne con i dipendenti, pronunciando parole d’elogio per questa realtà, in quel tempo rinomata e all’avanguardia.
Giulio Tammaro
La Stampa – Gazzetta Piemontese 5 gennaio 1897
Un paese in rivolta
Da Avellino, a Bagnoli Irpino, causa la gravezza dei nuovi ruoli del focatico. La popolazione tumultuò, facendo una clamorosa dimostrazione contro il Municipio. La folla prese d’assalto la casa comunale, scagliando sassi che mandarono in frantumi molti vetri e violentando le porte. I carabinieri stentarono a sedare la dimostrazione, e operarono diversi arresti. II fermento, però, dura tuttavia; la popolazione non si accheterà se non con la sicura pro-messa che saranno adottati dei provvedimenti per lo sgravio delle tasse. Temonsi da un momento all’altro altri gravi disordini
La Stampa 26 marzo 1932
Il miracolo del Venerdì Santo. Dove sono fiorite le sacre spine
Nella chiesa di San Domenico, è con-servata da secoli una delle sacre spine della corona del Redentore, che il bagnolese Padre Ambrogio Salvio, confessore dell’imperatore Carlo V, ottenne per questa chiesa, ed è oggi custodita dai suoi confratelli domenicani; da ieri la sacra reliquia è stata esposta e attentamente vigilata. Verso le ore 6 di oggi la sacra spina si è rivestita di alcune macchioline di color rosso-bruno, diradandosi e ravvivandosi, fino al colore rosso vivo, nella sommità.
La Stampa – 22 Giugno 1967
Visita di Saragat al Lanificio Gatti
Nel corso del suo recente viaggio ad Avellino il Presidente della Repubblica Saragat ha visitato il Lanificio Giuseppe Gatti, considerato il più importante e moderno stabilimento industriale della provincia. Accompagnato dal titolare, Cavaliere del lavoro Giuseppe Gatti, il Presidente Saragat si interessato alle varie fasi di lavorazione dei filati, soffermandosi tra tecnici e maestranze per i quali ha avuto cordiali espressioni di compiacimento. Rispondendo all’indirizzo di omaggio del Cavaliere del lavoro Gatti, il Presidente ha detto tra l’altro: “Nel processo di Industrializzazione del Mezzogiorno questa azienda rappresenta una realizzazione avanzata, coraggiosa, una testimonianza di impegno e di fiducia », concludendo con l’augurio che II Lanificio G. Gatti e con esso l’Impegno e gli sforzi dei suoi lavoratori possano trovare nell’interesse del Mezzogiorno – imitatori di pari Impegno, di pari co-raggio, di pari serietà”. Quello di Avel-lino è II secondo stabilimento del Lanificio G. Gatti dopo quello di Roma. Oggi i due stabilimenti costituiscono una tra le più quotate filature italiane di lane pettinate con una produzione distribuita sul mercato nazionale e sul maggiori mercati esteri.
(da Fuori dalla Rete Agosto 2023, anno XVII, n. 2)