All’Amministrazione Comunale, ai concittadini, agli operatori, agli amanti delle belle cose.
Il mio caro amico Mimmo dott. Corso da tempo sostiene la necessità che il nostro PAESE si candidi per la richiesta di ottenimento della “Bandiera Arancione”. Mimmo è, tra le mie conoscenze, quello che ha più navigato in lungo ed in largo per l’Italia e per il mondo. E’ un profondo conoscitore delle bellezze e dei posti turistici oltre ad avere una spiccata ed unica capacità di organizzare e gestire viaggi da qualsiasi parte.
Ha ragione Mimmo credo che siano maturi i tempi, anche con il suo aiuto e di qualche altro illuminato cittadino, per intraprendere questa campagna che, in caso di esito positivo come io mi auguro, non potrà che portare benefici sia nel breve che nel lungo periodo a Bagnoli Irpino.
Solo per non essere troppo prolisso allego le informazioni principali e due schede ricavate dal sito <<www.iniziativa.bandierearancioni.it>> e faccio appello a chiunque ritenga l’iniziativa meritevole di approfondimento di organizzarsi chiaramente con l’ausilio della novella Amministrazione Comunale.
NELLO MEMOLI
I Comuni che intendono presentare la candidatura alla Bandiera arancione devono soddisfare due requisiti obbligatori:
LOCALIZZAZIONE: il territorio comunale deve essere nell’entroterra, privo di tratti costieri marini;
POPOLAZIONE: la soglia massima della popolazione residente è fissata in 15.000 unità.
Il Programma territoriale Bandiere arancioni si rivolge in particolare ai Comuni dell’entroterra che:
- intendono intraprendere un percorso di miglioramento della destinazione nel suo complesso;
- sono in grado di offrire un sistema di offerta turistica e di accoglienza organizzato;
- si distinguono per tipicità e valorizzazione della propria identità e cultura;
- presentano risorse artistiche, architettoniche, naturalistiche accessibili e fruibili;
- dimostrano sensibilità verso tematiche di sostenibilità del territorio;
- presentano un centro storico ben conservato e non compromesso da interventi e/o alterazioni;
- non presentano elementi che minacciano l’attrattività complessiva della destinazione (es. aree
- moderne di impatto visivo negativo, elementi detrattori dell’integrità paesaggistica, ecc.).