Che siano piccoli paesi o grandi città, tanti Comuni in Italia stanno approvando il “Baratto Amministrativo”, il provvedimento, che prevede una decurtazione delle tasse a carico dei cittadini in cambio di servizi di pubblica utilità.
L’art. 24 della legge 11 novembre 2014, n.164, e l’art. 190 del D.Lgs. 50/2016 disciplina la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi di riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. L’obiettivo è stimolare e sollecitare la partecipazione attiva dei cittadini alla cura ed alla valorizzazione dei beni pubblici, per mezzo del cosiddetto “baratto amministrativo” quale strumento di realizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale con il mondo privato per l’attuazione, in via suppletiva, di alcuni interventi di generale competenza del Comune.
Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di parchi, aree verdi, piazze, marciapiedi, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio comunale. Al fine di agevolare ed incentivare tale partecipazione attiva, si prevede la possibilità di beneficiare di agevolazioni fiscali in termini di riduzioni o esenzioni dei tributi comunali.
Il ricorso al baratto fra enti pubblici e cittadini può rilevarsi uno strumento efficace ed efficiente, con il quale migliorare la qualità della vita nel nostro territorio e allo stesso tempo può dare un piccolo aiuto a tante famiglie che attraversano un periodo di difficoltà economica dovuto anche alla crisi economica provocata della pandemia. Non è da sottovalutare inoltre la finalità educativa, in quanto contribuisce a creare un senso di affezione e rispetto verso Il proprio paese partecipando alla cura e alla gestione del bene pubblico, mettendo a disposizione della comunità il proprio tempo.
Una buona idea che può essere messa in campo anche nel nostro paese, lavori utili in cambio di meno tasse. Perché non provarci? ( GT )
Rubrica Altrimondi
(da Fuori dalla Rete, Marzo 2022, anno XVI, n. 2)