Benedetto sia il confronto

di Luciano Arciuolo

Scena Prima Tizio ha una banconota da 10 euro. Anche Caio. Tizio e Caio si scambiano le banconote. Tizio e Caio restano con 10 euro ciascuno.

Scena Seconda Tizio ha un’idea. Anche Caio. Tizio e Caio si scambiano le idee. Tizio  e Caio,  ora,  dopolo scambio,  hanno  due   idee  ciascuno.

Conclusione Questa è la grandiosità delle idee. Quando vengono scambiate, arricchiscono tutti. E’ partendo da questa semplice considerazione che PT39 vuole fortemente favorire il dibattito e il confronto civile tra idee. L’incontro informativo sul Piano Urbanistico Comunale (Piano Regolatore) è solo il primo appuntamento in questa direzione. Ed è esattamente questo lo spirito che ispirerà le mosse della Associazione nei prossimi mesi.

Il confronto di idee arricchisce. E da anni Bagnoli ci ha rinunciato. Non esistono più sedi nelle quali confrontarsi e discutere. La gente ha perso l’abitudine al dibattito, politico certo, ma anche culturale. Il sito di Palazzo tenta 39 ha offerto in questi anni un luogo virtuale per lo scambio di idee, ma non basta, soprattutto perché discutere significa anche potersi guardare in faccia.

Non c’è più confronto e il paese ne ha risentito. Chiuse (o non ancora aperte) le sedi dei partiti, ci si affida spesso al chiacchiericcio, magari dei social, o al sentito dire. Se Bagnoli vuole crescere, se vuole ritrovarsi un domani con una classe dirigente all’altezza, non possiamo permetterci più di non discutere, di restare a casa, magari dietro lo schermo di un computer.

Dobbiamo smetterla di limitarci a “tifare” e reimparare a diventare protagonisti del nostro futuro. Bene: la strada che la nostra Associazione vuole percorrere è esattamente questa. Promuovere il dibattito e lo scambio di punti di vista diversi. In maniera civile ed ordinata, affrontando un tema alla volta. Con quelli che ci stanno, certo. Ma continuando testardamente ad invitare tutti alla partecipazione. Perché siamo sicuri che solo così eviteremo l’impoverimento progressivo del paese.

E solo così, anche, eviteremo non lo spopolamento (che stiamo già drammaticamente vivendo, purtroppo) ma la desertificazione che ci aspetta, in fondo al tunnel disperato che stiamo attraversando da troppo tempo.

Luciano Arciuolo

(da Fuori dalla Rete, Giugno 2022, anno XVI, n. 3)

 

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