Riflessione, quella di Armando Benenato con il post “Piccola storia triste”, validissima e quantomai attuale!
Laceno ha bisogno di una svolta radicale, con l’occasione della costruzione delle nuove seggiovie è fondamentale cambiare registro e puntare tutto su un turismo stabile improntato sul modello di altre realtà.
Per questo dico che oggi la partita più importante non è tanto la costruzione degli impianti (che è comunque una notevole sfida molto complessa), ma la loro futura gestione. Perché l’esperienza insegna (vedi Prati di Tivo) che a volte non bastano strutture ultra nuove, ma servono grandi capacità gestionali non improvvisate, al passo con i tempi e le ultime tendenze.
Alla persona che vende il monolocale consiglio di aspettare ancora un paio d’anni, di non abbandonare Laceno proprio ora (anche se lo comprendo benissimo), ma di essere ottimisti: le carte in tavola per far si che la località torni al massimo splendore ci sono tutte sul tavolo!
Non resta che vigilare che vengano usate tutte e bene.
Andrea Maglio