Sembra concretizzarsi una prima parte primaverile alquanto instabile soprattutto al centro-sud. Nelle suddette regioni le temperature saranno ampiamente sotto le medie del periodo. Un trend meteorologico che non ci sorprende.
Gli attenti lettori ricorderanno che di questo tipo di evoluzione ne parlammo diverse settimane fa. Se nel mese di febbraio, e ancor di più, in quello di marzo, la nostra penisola, in termini di precipitazioni e di freddo, non ha risentito dello sconquasso provocato da un forte riscaldamento avvenuto in stratosfera, il mese di aprile vede l’Italia colpita da correnti fredde provenienti dall’Europa nord-orientale. Una situazione che, purtroppo, dovrebbe confermarsi anche per la seconda decade del mese di aprile.
Dopo una breve fase di tempo stabile, con ripresa delle temperature, già nella seconda parte di mercoledì 12 aprile, una perturbazione atlantica interesserà le regioni nord-occidentali. Nella giornata successiva il peggioramento del tempo si porterà sulle regioni centrali con neve sull’appennino centrale a partire dai 1000 metri di quota, o poco più in basso. Nella giornata di venerdì 14 aprile una estrema variabilità, con qualche nota di instabilità atmosferica, sarà presente al sud-Italia e sulle regioni centrali adriatiche.
Una nuova perturbazione interesserà la nostra penisola nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 aprile. Gli effetti maggiori, in termini di precipitazioni, dovremmo averli sulle regioni centro-meridionali. Ci attendiamo ancora della neve sull’appennino centro-meridionale ma solo a quote fra i 1300/1500 metri. Le temperature torneranno a diminuire.
Michele Gatta