Nell’editoriale odierno metterei in evidenza quanto segue:
1- Abbiamo vissuto 3/4 giorni del mese di giugno in cui le temperature hanno raggiunto valori ragguardevoli per il periodo.
2- Le precipitazioni sono state scarse ad eccezione di limitati territori.
Un periodo caldo che non si verificava ormai da tanti anni. Tale evoluzione preoccupa, e non poco, coloro che non amano un caldo sopra le righe soprattutto in questo periodo.
In sostanza i timori della gente sono quelli che potremmo incamminarci verso una stagione particolarmente calda che possa farci rivivere quella “rovente” e da record del 2003.
Ci sono le condizioni che ciò possa verificarsi?
Partiamo dalle certezze. Nei prossimi sette giorni in Italia si affermerà un clima decisamente più clemente rispetto a quello vissuto negli ultimi giorni. Addirittura, tra mercoledì 8 e venerdì 10 giugno, il fresco si impossesserà dell’intero territorio italiano. Nell’occasione è probabile che soprattutto le zone interne e quelle adriatiche possano essere “baciate” anche da qualche auspicabile precipitazione.
Molto importante sarà l’evoluzione successiva, che sebbene potrebbe farci ripiombare in una nuova fase decisamente calda, allo stesso tempo, in virtù di spostamenti e collocazioni di alcuni affondi nord-atlantici verso il vicino atlantico meridionale, potrebbe farci capire l’evoluzione di buona parte della stagione estiva.
In sostanza, sono ancora in “embrione” le sorti future del mese di luglio e di agosto. Pertanto vi invito a diffidare dei titoloni “nefasti”(estate rovente e da record) che si leggono su alcuni siti meteorologici dove sono riportate notizie non supportate da elementi obiettivi e prive di qualsiasi valenza scientifica.
Michele Gatta