Non voglio alimentare altre polemiche inutili ma alcune precisazioni le devo fare. Innanzitutto sul piano personale faccio notare a Mimmo che se fossi attento solo alla mia bottega non sarei andato, più volte, a dargli consulenza per casa sua e non solo. In ogni caso io non sono nessuno ma credo di avere lo stesso diritto di parlare, solo che Mimmo lo fa quando vuole nei tempi e nelle modalità che decide avendo in mano il “gioco”, io invece deve chiedere ogni volta che mi venga pubblicato qualcosa.
E’ recente la mancata pubblicazione di un mio articolo sul “Ponte Morandi”, in quanto, a suo parere, non fosse di interesse per la nostra Comunità. Allora è vero che si sente il censore di ”Palazzo Tenta 39”.Si è attribuito un compito che nessuno gli ha dato e quando lui parla del <<mio editoriale>> si svela grossolanamente.
Riporto da Wikipedia: <<L’editoriale è l’articolo di apertura di un pubblicazione periodica in cui il direttore o un giornalista molto esperto e conosciuto dal pubblico (una <grande firma>) tratta un problema o un fatto di rilevante attualità ………….. Un editoriale contiene il punto di vista di un giornalista su un argomento specifico.
Ma ciò è vero in astratto. In pratica, gli editoriali rappresentano il punto di vista della redazione del giornale e/o dei suoi redattori …..>>. E’ proprio questo che io metto in discussione.
Gli interventi di chi gestisce, spesso a proprio piacimento, il sito del nostro Circolo non possono prefigurarsi come la posizione dello stesso circolo. Vi faccio un esempio. Il 4 giugno 2018 ad una mia sollecitazione sulla candidatura a sindaco di Teresa Di Capua chiesi a Mimmo un parere sulla candidata e lui mi rispose:<< E’ aberrante >>. Come può essere corretto ed imparziale uno che in campagna elettorale esprime un giudizio così netto su una candidata? Infatti nella stessa campagna elettorale il buon Mimmo ha cercato di tirare dentro il circolo per portarlo sulle sue posizioni facendone di “cotte” e di “crude” (quelli più vicini al circolo sanno di cosa parlo).
Il sito di “Palazzo Tenta 39” è una gran bella cosa, va difeso e migliorato come un giocattolo eccitante; il giocattolo però si può rompere. Il mio intervento, da iscritto al circolo, non era per difendere ne Teresa ne altri: questi hanno tutti gli attributi per farlo da soli. Ho cercato di spiegare che io voglio difendere una cosa tanto cara a molti di noi, l’indipendenza e la trasparenza di “Palazzo Tenta 39”.
Sempre per non far altre polemiche per il gruppuscolo di affezionati like voglio ribadire l’invito a cacciare “le palle“, dire la propria (se c’è) senza nascondersi dietro il paravento di un dito alzato.
P.S. Sulla citazione di Mao …… mi piace.
Nello Memoli