Ennesimo capitolo della querelle che vede protagonista il Comune bagnolese e la società che, fino a qualche tempo fa, ha gestito gli impianti di risalita dell’Altopiano, la “Giannoni “.
Solo qualche giorno fa (il 12 marzo) , infatti, il legale della società, Marzi Giannoni, ha avuto un incontro cn gli affittuari di alcuni immobili (di proprietà della stessa “Giannoni”) per la riacquisizione del possesso di tali beni che dovranno essere riconsegnati nella giornata di domani al Comune di Bagnoli Irpino.
La società affittuaria degli impianti (la “Margi sas”), secondo quanto affermato in una missiva indirizzata al Comune di Bagnoli Irpino dalla stessa “Giannoni” e datata 13 marzo, “che non sarebbero stati riconsegnati gli immobili” e, proprio per questo motivo, “non si è potuto effettuare alcun controllo sulla tenuta“ di questi ultimi e “liberarli da cose di proprietà della società”.
Da ciò la richiesta di chiarimenti, nei confronti dell’Ente municipale bagnolese, sulla questione ed in particolare su un’ordinanza, dello scorso 18 dicembre, che avrebbe “conferito eventualmente l’incarico alla società Margi s.a.s. di detenzione e custodia dei beni”. In sostanza, la “Giannoni”, avrebbe quindi chiesto delucidazioni in merito a presunte attività “abusive” tuttora aperte nell’areale delle seggiovie.
La replica , comunque, da parte del Comune bagnolese non si è fatta attendere. In una missiva protocollata lo scorso 15 marzo, l’Ente ha ribadito che, in esecuzione della sentenza del Tar di Salerno dello scorso 19 ottobre (che, difatti, consegnò gli impianti nelle “mani” del Comune di Bagnoli Irpino), viene confermata la data di domani per il rilascio e la restituzione delle aree interessate dalle seggiovie del Laceno.
Intanto, però, gli impianti di risalita dell’Altopiano bagnolese sono, e resteranno fermi, almeno per un’altra stagione, in attesa dei fondi necessari per far partire il progetto messo i campo e illustrato, nel corso di una conferenza stampa a margine della “sagra del Tartufo” bagnolese guidata dal primo cittadino, teresa Di Capua.