L’emergenza coronavirus ha arrecato ingenti danni alla popolazione mondiale, sia dal punto di vista sanitario che economico. Anche nella nostra terra, l’Irpinia, sta avendo un impatto non indifferente. Nonostante ciò sembra che pian piano stia tornando il sereno. Bisognerà, comunque, fare ancora a lungo i conti con questo caos, tanto più che i piani dei mesi che seguiranno sono ancora in dubbio, per tutte le categorie.
In questo senso rientra anche il discorso di manifestazioni e sagre, che per la prossima estate sembrano destinate a saltare, essendo eventi che chiamano a raccolta centinaia di persone da tutta la provincia.
Anche uno dei capisaldi tra gli eventi in Irpinia, la Sagra della castagna e del tartufo di Bagnoli Irpino, è a rischio, nonostante di solito si tenga sul finire di Ottobre. Proprio la coincidenza temporale restituisce qualche speranza al paese e al presidente della Pro Loco, Francesco Pennetti, che conferma i ritardi sull’organizzazione ma anche la speranza di poter riuscire nell’allestimento: “Per la gravità della situazione attuale abbiamo un po’ frenato sull’organizzazione. Attenderemo ancora per capire l’evolversi delle cose e prenderemo una decisione in seguito. Normalmente, però, gli altri anni a questo punto avevamo quasi tutto già definito. Capiremo se fare o non fare l’evento solo in base alle prescrizioni che ci verranno date: se dovessero essere troppo stringenti e rendessero impossibile una quasi normale organizzazione ci rifletteremo”.
Se, però, le cose non dovessero andare nella direzione sperata, è chiaro che l’impatto economico sarebbe proporzionale all’importanza dell’evento, ovvero di grosse dimensioni: “L’evento coinvolge molte attività e anche i singoli cittadini. Sia dal punto di vista enogastronomico che sotto il profilo della logistica entra in gioco quasi tutta la popolazione del paese. Finora la sagra è stata un punto di riferimento per molti, anche tra chi è disoccupato, per incassare qualcosa per affrontare meglio l’anno. Anche nei paesi vicini l’impegno è grande, tra strutture alberghiere e parcheggi. L’introito è molto grande e l’impatto economico della perdita potrebbe davvero essere molto forte”.
E nel caso in cui la Sagra dovesse definitivamente saltare, la Pro Loco si farà trovare pronta per aiutare i suoi cittadini: “Io spero che le cose possano andare meglio e voglio rimanere positivo sulla risoluzione del problema globale e sulla possibilità di organizzare l’evento, ma nel caso in cui non dovesse essere possibile noi come Pro Loco ci impegneremo anche telematicamente per impegnarci sul sociale, dando una mano a cose e persone che avranno bisogno del nostro aiuto”.
Tratto da “IlCiriaco.it”