Detto e non detto: dalle dichiarazioni baldanzose ai silenzi assordanti

di Antonio Cucciniello

A) La parziale rivalutazione delle pensioni sopra i 1500 euro lordi (circa 1200 netti).

Non usufruisco di una “pensione d’oro” né di “una da fame”. Non diventerò certo povero, perché da questo mese mi riducono l’assegno di 3 euro mensili ! Ma non accetto di essere preso per i fondelli dal Ministro Salvini che, in diverse occasioni, ha affermato che i pensionati non avrebbero perso neanche un euro!!

Per Sua fortuna (visto che è ancora giovincello!) non è pensionato perché altrimenti si sarebbe anche accorto a Sue spese del fatto che le pensioni dai 1500 euro lordi non vengono del tutto rivalutate dagli anni del Governo Monti !!!

Gli si sarà allungato il naso come a Pinocchio?

B) L’unica famiglia è quella composta dal padre, dalla madre e dai figli.

Se fossi un cattolico come Salvini e Meloni (che spesso esternano la loro fede religiosa con rosari e santini vari e si ergono, con continui richiami alla Costituzione italiana, a strenui difensori della “famiglia naturale” fondata sul matrimonio tra uomo e donna), proverei un po’ di vergogna nel presentarmi ad un congresso di “eroi  della famiglia naturale” e di moderni fanatici inquisitori delle altrui “diversità” (omosessuali, transessuali, streghe femministe che difendono il diritto delle donne a decidere sull’aborto e su altre tematiche) con un “curriculum di trasgressione familiare” di tutto rispetto: separazioni, figli con partner diversi e fuori dal matrimonio, ecc. che per me e per la maggior parte dei cittadini italiani sono situazioni normali ma certo non per gli organizzatori della kermesse mondiale di Verona.

Se gli stessi organizzatori fossero persone coerenti con la loro convinzione che sia necessario rispettare la “legge di Dio”, dovrebbero proporre il rogo per i nostri due politici che o non hanno letto bene alcune dichiarazioni degli “inquisitori” oppure fanno, come al solito, i “furbetti” pur di raccattare qualche voto in più anche nell’estrema  destra omofoba.

Non sono mai stato un fustigatore delle azioni degli altri ma non posso accettare lezioni di etica e di moralità da parte del Ministro Salvini che, anche se ha una famiglia piuttosto “allargata”, cerca di apparire come un “moralizzatore” di buon senso e da parte dell’onorevole Meloni che risponde “si deve fare gli affari suoi” alle domande di una giornalista indipendente e non ancora asservita alle nuova casta (Gruber) sugli stili di vita personali non del tutto in linea con le idee degli organizzatori del convegno.

C) La Brexit sta insegnando qualcosa agli “sfascisti”, ai demagoghi e ai cittadini italiani? 

Molti opinionisti, con l’avvicinarsi della Brexit, sono sempre più convinti che:

  1. la classe politica inglese, sia di governo che di opposizione, non abbia dimostrato senso dello stato così come quei cittadini che hanno seguito con poco senno, nel referendum, le sirene di molti demagoghi antieuropei;
  2. un nuovo referendum, anche se auspicabile, sia improbabile (però non si sa mai…) e che un’uscita “soft”, a questo punto, sia la sola via per ridurre i notevoli danni che una Brexit “hard” causerebbe a tutti (inglesi e non inglesi );
  3. che la Commissione Europea, tanto bistrattata nel merito dai sovranisti di tutto il mondo (a cominciare da Trump per finire ad alcuni nostri “cervelloni”), almeno in questa situazione stia lavorando bene per evitare una Brexit senza accordo.

In questi giorni fondamentali  per  risolvere la questione, mentre in  Gran Bretagna qualche politico sembra dare segni di ravvedimento (forse conviene ricordare ai tanti smemorati i toni baldanzosi dei politici, inglesi e non, che  tuonavano contro le  ruberie dell’Europa), in Italia si registra un silenzio a dir poco imbarazzante da parte di coloro che solo qualche anno fa appoggiavano i supertifosi della Brexit come Farage e Boris Johnson e, dopo  il referendum, spingevano  il Primo Ministro May a chiedere molti soldi all’Europa.

Tanto per ricordare: 

  1. Dichiarazione “soft” ma nel complesso responsabile di Meloni del 25 giugno 2016 (prima del referendum):

<< Brexit: condivido le ragioni di chi vuole uscire ma da italiana spero che il regno Unito non lasci UE >> 

  1. Dichiarazione entusiasta di Toninelli (Ministro dei Trasporti del Governo Conte) dopo il referendum:

<< I britannici hanno scelto la Brexit. Ha vinto la democrazia e perso l’Europa delle banche. Il vento del cambiamento è sempre più forte >> 

  1. Dichiarazioni “hard” e un po’ farneticanti di Salvini (dopo il referendum):

        a) Post su Twitter del 24 giugno 2016:

<< evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. Grazie UK. Ora tocca a noi >>

Cosa, in quel periodo, toccava a noi italiani? L’uscita dall’Unione europea? Penso proprio di si.

       b) Intervista al Financial Times del 13 ottobre 2016:

<< la Brexit è stata una bella boccata d’ossigeno, ci libereremo dell’euro….c’è acqua su Marte e c’è vita a Bruxelles >>

Ecco la conferma della volontà di uscire dall’euro e, quindi, dall’Unione Europea.

       c) In un’altra intervista ad un giornale inglese, il Sunday Times, il 28 luglio 2018 esortava Theresa May ad essere molto dura e intransigente nei negoziati con l’Ue, pretendendo il massimo possibile a livello finanziario dalla stessa:

<< La mia esperienza nel Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o loro ti truffano…….su alcuni principi non c’è bisogno di essere flessibili, e Lei non dovrebbe fare passi indietro……Spero che i negoziati finiscano bene in modo che il Regno Unito serva da esempio per coloro che escono dall’Ue. Ricordo il referendum come un esempio di partecipazione e libertà. Spero possa essere un’opportunità per gli inglesi >>

Prima gli inglesi, altro che prima gli italiani (allora!).

Oggi, sulla Brexit il furbetto tace!! 

E questo signore, con l’aiuto di molti italiani smemorati, potrebbe diventare il prossimo Presidente del Consiglio. 

Ps.  Alcune misure di diversi Governi (l’abolizione totale della tassazione sulla prima casa, gli 80 euro, quota 100 sulle pensioni, reddito di cittadinanza), pur andando incontro ad esigenze reali dei cittadini, hanno aumentato, in passato, e faranno aumentare,oggi, i consensi elettorali delle forze politiche proponenti, ma dobbiamo sapere che il tutto non è altro che spesa pubblica fatta in disavanzo e che viene scaricata inevitabilmente anche sulle future generazioni. A molti politici almeno questo andrebbe ricordato se poi i conti non tornano e saremo costretti a subire altri Governi “lacrime e sangue” alla Monti.

Per sdrammatizzare, potrei scomodare Totò (“Ma mi facci il piacere”) ma, data la gravità della situazione, non ci resta che dire: “Che Dio ce la mandi buona!!!

 Antonio Cucciniello

antonio cucciniellodetto e non dettodichiarazioni baldanzosegovernomatteo salvini