Una volta si imitava tutto ciò che fosse made in USA , invece da un po’ di tempo va bene anche se made in China. In alcuni altopiani remoti del vasto territorio cinese, le nuove generazioni hanno applicato ettari di pannelli solari per portare civilizzazione e tecnologia, turismo e per migliorare la qualità della vita in generale.
Fortunatamente il Laceno é già molto noto turisticamente e attualmente sembra ripartano gli impianti invernali e di risalita; dedicare altresì spazi per accumulo ed approvvigionamento energetico adesso, non risulterebbe un pentimento tra pochi anni, vista la velocità della concorrenza e delle esigenze di vita e del turismo ovunque. Il fotovoltaico sul Laceno aiuterebbe il comune bagnolese di modo che non ci si trovi come spesso accade in ritardo sui treni dell’economia locale.
Alla proposta e alla fattibilità di una simile iniziativa non dovrebbero mancare obiezioni o protezionismi vetero-ecologisti; ma così come le seggiovie ed il turismo furono innovative e spiazzanti cinquanta anni fa ugualmente per un edilizia attenta ai limiti della natura, così un bacino fotoelettrico potrebbe essere pensato e collocato da chi geologicamente sia ben competente.
Antonio Cortese