Eppure soffia (Pierangelo Bertoli, 1976)

di Luciano Arciuolo

Il mese di luglio finito da poco è stato il più caldo di sempre e il 22 luglio, in particolare, è stato il giorno più torrido della storia. Il mare adriatico è più caldo di 3 gradi rispetto all’anno scorso. In Sicilia, per la siccità, sono scomparsi laghi che stavano là da millenni. Al Sud l’agricoltura ha già perso 6 miliardi di euro di raccolto. La vendemmia sarà generalmente anticipata di almeno due o tre settimane, dove si riuscirà a fare. Dire queste cose, o sostenere che è ora di limitare le emissioni di anidride carbonica, significa fare “ambientalismo ideologico”?

Beh, la destra al governo in Italia, Lega e Fratelli d’Italia soprattutto, dicono di sì. Al punto che la Meloni ha votato contro Ursula von der Leyen proprio perché quella ha sottolineato l’esigenza di andare avanti con le scelte che preservano l’ambiente.

E’ “ambientalismo ideologico”, sostiene. Certo lei, nella villa da un milione e centomila euro dove abita da qualche mese, il caldo lo avverte molto di meno… Negare l’aumento delle temperature, dire che i disastri ambientali non c’entrano niente con l’aumento dell’anidride carbonica nell’aria: questo sì che è un atteggiamento ideologico, oltre che anti-scientifico.

Altro che ambientalismo ideologico, quindi. In Italia governa un vero “antiambientalismo ideologico” che, come sul Titanic, ci fa ballare mentre la nave sta già affondando.

Luciano Arciuolo

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