Fare l’orto, coltiviamo la nostra passione

di Rocco Russo

A pochi passi da dove abito  in contrada San Donato, una giovane coppia si sono cimentati in una piccola avventura – esperienza di fare l’orto, acquistando circa 2000 mq. di terreno. Dandogli piccoli suggerimenti e consigli perché erano ignoranti in materia di fare l’orto.

A fine settembre mi ferma il marito per strada ringraziandomi dei consigli che gli avevo dato per coltivare vari prodotti della terra e di quanta quantità di prodotti che aveva ricavato dall’orto. Quintali di pomodori, melenzane, peperoni e soprattutto il pomodoro nero di Crimea, o pomodoro camone  da me consigliato, perché ricco di licopene e antiossidante.

Con questo voglio dire che se c’è la volontà si possono ottenere ottimi risultati nella nostra terra per il benessere della nostra salute. L’agricoltura industriale contribuisce largamente al cambiamento climatico, alla distruzione della biodiversità e all’emergere di nuove malattie infettive. Dovremmo smettere di mangiare cibo processato che richiede molte energie per essere prodotto. L’alternativa è mangiare più cereali e legumi ,come fagioli, ceci, lenticchie, cucinandoli e non acquistandoli già processati al supermercato.

Il cibo migliore per la nostra salute è il cibo naturale, prodotto da noi con le nostre mani e cucinato a casa. Oggi sappiamo che il cibo processato è responsabile di molte malattie, come obesità, allergie, cancro e disturbi di vario tipo. Fare l’orto è una pratica che fa bene a noi e alla terra. L’orto è stato in ogni tempo un importate risorsa e nei periodi critici come durante la guerra e le carestie ha alleviato miseria e fame. Ma coltivare l’orto è utile anche in periodi più tranquilli.

L’orto ci fa sentire bene e lo definirei un messaggio di pace. Dentro i prodotti di successi ci deve obbligatoriamente essere amore, rispetto etica. L’agricoltura se tu vai insieme alla natura, la natura lavora per te e tante piccole differenze fanno la differenza .Alla fine del percorso della vita nessun contadino diventa ricco, ma lascia la ricchezza sul territorio su cui ha operato.

Tanti giovani vanno via da questa terra, vanno via perché dicono che non c’è niente, se e vero che non c’è niente vuol dire che si può far tutto. Questa terra  la nostra terra e avara solo a chi non l’ascolta e non l’ama.

Buon orto a tutti! 

Distinti saluti Geom. Rocco Russo

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