Le ninne nanne che proponiamo oggi alla lettura le ho personalmente registrate nel 1975 sulla Giudecca. Due madri, a pochi passi l’una dall’altra, cantavano ognuno la sua nenia. Come se in quel momento e in quel posto (ma che dico?), come se nel mondo ci fosse una sola delle due madri. Mi fermai ad ammirare lo spettacolo che offrivano, pur non curandosi di nessuno con la loro gioia esplosiva. Io lo dico spesso e non mi stanco di ripeterlo: la donna irpina è nata prima per essere madre, e poi per essere moglie. Lo testimonia non solo la concentrazione che ella riserva al canto, il quale e sempre una sinfonia d’amore per il suo piccolo, ma pure la capacità di creare emozioni sempre nuove e travolgenti, che donano il sorriso al passante avventurato. L’estro poetico è per me un dono ottenuto da ogni madre dal cielo, in compenso della sua devozione che è tutta per i figli. Per loro una madre da la vita. E non una volta sola. Nella prima ninna nanna la madre sogna di portare a passeggio il figlio prima alla masseria, poi magari a Patierno; e dopo al bosco di castagni, magari alle Fieste. Forse questa madre era povera e il suo era solo un sogno. Nella seconda la madre appare più povera dalla modestia dei vestiti che vorrebbe che il figlio/a indossasse. Belli tutt’e due i canti… peccato che le mamme oggi non sanno più cantare ne creare un verso. Eppure le mamme di ieri le chiamavano analfabete! E mi viene una grande malinconia, allorché vedo tante case vuote di bambini.
Aniello Russo
La mamma lu porta a la massaria
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Ninna, ninna nanna,
mamma lu porta cammenànne.
Lu porta a la massaria
porta a spassu a stu figliu miu.
Lu porta a lu castagnitu
e guai a chi tocca a stu figliu miu!
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Pare lu figliu r’na reggina
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Nonna, nonnarella,
mamma lu tene nu figliu bellu
Si li mettìmu nu sunalu,
pare figliu r’capurale
Si li mettimu la unnèdda,
pare figlia r’ culunnèllu.
Si li mettimu la matellina
pare lu figliu r’na Riggina
Immagine di copertina: Foto d’epoca “mamme e figli” a Bagnoli Irpino
(da Fuori dalla Rete, Settembre 2019, anno XIII, n. 4)