Stiamo vivendo, da diverse settimane, una fase meteorologica stagnante. Il bel tempo, con temperature decisamente sopra le medie del periodo, sta avendo una caratteristica di persistenza che solo raramente abbiamo riscontrato in una stagione autunnale che dovrebbe, invece, portare le indispensabili precipitazioni che servono a riequilibrare il quadro idrico messo in ginocchio in diverse regioni italiane nella recente stagione estiva.
Tanta gente comincia a domandarsi se tale situazione, sicuramente anomala, possa condizionare la prossima stagione invernale. E su questo tema diversi siti meteorologici “cominciano” a fare previsioni spesse volte accompagnate da titoloni “estremi” che non fanno altro che illudere, o deludere, dipende dal punto di vista, coloro ( e sono tanti) che non riescono proprio a diffidare da notizie che invadono le intelligenze, o meglio dire, l’ingenuità delle persone.
Il tutto al solo fine economico su cui si basano i siti stessi. C’ è gente, con maggiore serietà professionale, che si inoltra nella ricerca di statistiche che riguardano periodi invernali del passato per trovare in essi “similitudini” negli indici meteo-climatici.
Sicuramente una metodologia più “accettabile” e “rispettabile” per lo sforzo, lo studio e la ricerca. Anche questa… strada, però, lascia il suo tempo. Noi riteniamo più “umana” e tutto sommato più percorribile, la strada che porta a fare delle tendenze che non vanno oltre certe tempistiche.
Se una previsione credibile non va oltre i 3/4 giorni, quella che può farci “intravedere” una tendenza a più lungo termine, la emaniamo solo se gli indici teleconnettivi e altri parametri vanno verso una chiara “convergenza” e con il “condizionale” sempre in evidenza.
Intanto ci avviamo verso un altro fine settimana stabile per il centro-sud. Solo una piccola novità: le temperature si attesteranno vicino alla norma soprattutto sulle regioni centrali adriatiche e al sud-Italia.
Quindi mattinate e serate più fresche. Il tutto per il piacere e la gioia di chi è impegnato in eventi e manifestazioni all’aperto ( vedi sagre e altro). Un pò meno per gli abitanti di diverse regioni che vivono da mesi una evidente “criticità” idrica!
Michele Gatta